(ANSA) - BOLOGNA, 1 AGO - Il Centro Studi e Ricerche in
Agricoltura Urbana e Biodiversità dell'università di Bologna dà
il via a un nuovo studio che punta a fornire strumenti e dati a
sostegno delle economie locali e verdi. Orti urbani, orti
comunitari e piccole aziende agroalimentari: l'Alma mater scende
in campo per studiare e migliorare la sostenibilità di questi
nuovi spazi agricoli che si aprono tra case e palazzi. Per
farlo, il Centro Studi e Ricerche in Agricoltura Urbana e
Biodiversità dell'ateneo ha lanciato SustUrbanFoods, nuova
azione Marie Sklodowska-Curie dedicata a quantificare la
sostenibilità delle innovazioni sociali e tecnologiche nei
sistemi agroalimentari urbani.
"In città come Bologna - spiega Esther Sanyé-Mengual,
ricercatrice Unibo che segue il progetto - l'agricoltura urbana
si sta espandendo sfruttando terreni liberi nel centro urbano,
aree disponibili nella periferia o spazi non utilizzati tra gli
edifici e negli edifici. Questi sistemi agroalimentari urbani
sono comunemente associati a benefici ambientali, sociali ed
economici e SustUrbanFoods mira a sviluppare un quadro
metodologico interdisciplinare per valutarne la sostenibilità".
Il progetto si concentra sulla valutazione dei tre aspetti
della sostenibilità: l'ambiente, la società e l'economia, tutti
influenzati dai sistemi agroalimentari urbani. L'obiettivo
principale è quello di fornire strumenti e dati per sostenere le
politiche e le decisioni di supporto a economie locali e verdi:
uno schema in grado di analizzare sia gli impatti che i benefici
dei sistemi agroalimentari urbani. (ANSA).