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Parma venduto? Doca: non ancora presidente

Ghirardi: l'accordo è dal notaio, chiarisca atto increscioso

Ieri le dichiarazioni ufficiali sul sito della società, oggi la parziale smentita e la pronta replica di Tommaso Ghirardi. Pietro Doca nega; ma il venditore giura: il patto c'è, è dal notaio, venerdì chiarisca. Al secolo Petrit Doka, il 42enne lodigiano di origine albanese con una gioielleria a Piacenza, indicato ieri come il nuovo presidente del Parma Fc, ha deciso di fare un passo indietro smentendo di essere già alla guida del club ducale. Con un sms inviato all'ANSA ("Confermo. Cordiali saluti. Pietro Doca") ha ribadito le dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio ad un giornalista piacentino, in cui negava appunto che fosse stato raggiunto l'accordo per il passaggio del club emiliano. "Considerato quanto emerso - ha affermato Doca ad Andrea Pasquali di Piacenza24.eu - preciso che da oggi il Parma calcio non è stato ufficialmente ceduto mediante atto notarile di compravendita e la proprietà è ancora del dottor Ghirardi. La trattativa di acquisizione era in dirittura di arrivo, l'obbiettivo era giungere all'acquisizione del club emiliano laddove venissero verificate tutte le condizioni necessarie. Pertanto ad oggi non è stato raggiunto alcun accordo definitivo". Pietro Doca non è quindi ancora presidente del Parma Calcio, sempre secondo le dichiarazioni, ed il club, almeno al momento, resta nelle mani di Tommaso Ghirardi. Il gioielliere lodigiano dice che avrebbe firmato nella giornata di ieri solo una lettera di intenti di fronte al massimo dirigente ducale e nessun atto notarile ufficiale. Resta da capire se Doca abbia deciso autonomamente di fare questo parziale passo indietro o qualcuno della cordata che lo sostiene, Rezart Taci o il misterioso socio russo-cipriota, non abbia deciso un improvviso ed inatteso passo indietro. Un vero fulmine a ciel sereno dopo le dichiarazioni ufficiali rilasciate ieri al sito ufficiale del club e la conferenza stampa indetta per venerdì allo stadio Tardini. Dichiarazioni, quelle di Doca di questa sera, che differiscono, e non poco, con la nota ufficiale del club. Che oggi rincara la dose: "In nome e per conto degli azionisti di Eventi Sportivi dallo stesso rappresentati - dice Ghirardi - letta la dichiarazione resa dal sig. Doca, conferma la conclusione dell'accordo avente ad oggetto la cessione delle azioni. Precisa che il comunicato stampa diffuso ieri sera sul sito di Parma Fc è stato concordato e sottoscritto dal sig. Doca alla presenza del notaio Posio e dei consulenti delle parti, nel corso dell'incontro di ieri pomeriggio a Brescia (l'originale del documento è custodito dal medesimo notaio). Auspica che questo increscioso ed inaspettato episodio sia adeguatamente chiarito dallo stesso sig. Doca nel corso della conferenza stampa convocata per venerdì". D'altronde la retromarcia stride anche con le parole sul buon esito della trattativa spese oggi ai media parmigiani dal sindaco Federico Pizzarotti. Il primo cittadino emiliano ha confermato di avere parlato ieri sera con Doca e di avergli fatto i complimenti per il nuovo incarico. Doca ieri aveva incassato anche i complimenti di Giuliana Cominetti, candidata sindaco per il comune di Lodi nelle amministrative del 2013 e che aveva al fianco come candidato consigliere lo stesso Doca. "L'ho chiamato e gli ho fatto i complimenti per il suo nuovo incarico e lui mi ha ringraziato", ha affermato la Cominetti oggi a Radio Parma. A loro nessuna smentita, a differenza di quanto successo poi in serata.

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