(ANSA) - NAPOLI, 10 LUG - Novanta minuti per una medaglia.
Domani, stadio Arechi, ore 21: l'appuntamento è con l'Italia del
calcio di Daniele Arrigoni che si gioca la finale con il
Giappone detentore del titolo (oro a Taipei 2017), e ultimo
ostacolo prima della finale, dopo aver battuto in fila Messico,
Ucraina e Francia.
"Una grande soddisfazione - spiega il commissario tecnico
della nazionale italiana Arrigoni - la rivalità con i francesi è
sempre sentita, abbiamo lavorato per questo sopperendo anche
alla difficoltà di esserci allenati tutti assieme assai meno di
altre nazionali. Ora ci sono i nipponici, che da due anni si
preparano per questo obiettivo. Ma noi giochiamo in casa, a casa
nostra, con un pubblico che mi auguro numeroso e che finora ci
ha trascinato. E quindi nulla è scontato, ci crediamo".
Filippo Strada, autore del gol contro la Francia in piano
recupero che è valso l'ingresso tra le prime quattro, è di
professione trequartista come papà Pietro, idolo della
Salernitana negli anni Novanta. Si presenta all'Arechi per
ricordare ai tifosi salernitani le magie paterne: "Sarà
un'emozione indescrivibile giocare nello stadio che ha reso
grande mio padre. Mi ha fatto vedere su YouTube centinaia di
volte le immagini di quella grande Salernitana. E dovremo
contare sul pubblico per battere il Giappone, sono forti ma
giocano a casa nostra..".
A sostenere gli azzurri ci pensa anche un altro ex granata,
Rino Gattuso. "Domani tutti all'Arechi a sostenere gli azzurrini
che incontreranno il Giappone": è l'invito di 'Ringhio' ai
tifosi salernitani. Gattuso - che ha giocato una stagione nella
Salernitana (1998/99) - lancia un appello per la giovane
Nazionale Universitaria che si sta conquistando simpatia e
consensi a suon di vittorie: 3 su 3.
"Giocheremo contro la squadra favorita per la vittoria finale
delle Universiadi - le parole di Gattuso -. Aiutiamoli con il
tifo, facciamo sentire ai ragazzi della Nazionale il calore. Io
lo so quanto i tifosi siano importanti per chi gioca. Che gioia
potremmo provare insieme. Subito dopo potremo puntare all'oro.
L'Arechi diventi il luogo sacro del successo per i veri
italiani. Sono studenti universitari e grandi giocatori, io sono
con loro e in bocca al lupo, consumate tutte le energie che
avete! Ne vale la pena: lo fate per il tricolore". (ANSA).