(ANSA) - NAPOLI, 9 LUG - A Solofra, in provincia di
Avellino,lo conoscono tutti come "padre joystick" ma ora la sua
fama ha raggiunto ragazzi di tutto il mondo grazie alle
Universiadi. Lui è Don Patrizio Coppola ed ha allestito un
corner per i videogame negli spazi delle Universiadi alla Mostra
d'Oltremare di Napoli: da "Fifa" a "Smash", il picchiaduro con
Mario Bros tra i protagonisti, davanti ai monitor di padre
joystick si sfidano atleti di tutto il mondo in momenti di
relax, ma anche dirigenti sportivi e giornalisti.
"I cinesi sono fortissimi - dice il prete, cappellano
dell'Ospedale di Solofra, che ha allestito lo spazio videogame
con lo staff del sito specializzato manaskill.com - ma anche i
ragazzi italiani si difendono. Ho parlato con i dirigenti della
Fisu per proporre un campionato, una Universiade degli e-sports,
come accade anche in alcuni sport: la Fifa ha istituito un
mondiale del videogame di calcio".
Ma per don Patrizio il videogame è anche un'occasione per dare
opportunità di lavoro ai giovani irpini: "A Solofra grazie a un
accordo con l'Università maltese di La Valletta abbiamo creato
un campus universitario per la progettazione dei videogames: i
ragazzi studiano arti digitali, animazione e videogame perché
sono forme d'arte e anche una professione. Gli studenti imparano
tutti gli aspetti della realizzazione di un videogioco, dal
soggetto, alla programmazione, alla grafica 3d. Sviluppano
giochi per le piattaforme, le console, le app. In particolare i
giochi che vanno di più sono i picchiaduro e gli sparatutto. Al
primo corso avevamo 40 studenti e 33 di loro hanno già trovato
un lavoro nelle major internazionali e sono al lavoro in giro
per il mondo". Ma padre 'joystick' non dimentica il suo primo
lavoro: "Con i ragazzi dell'accademia - racconta - stiamo
lavorando a un videogame sul catechismo, perché non si può più
aspettare, bisogna parlare con i giovani e usare i loro
linguaggi". (ANSA).