(ANSA) - NAPOLI, 5 LUG - "Cari napoletani grazie ancora del
vostro affetto, siete meravigliosi. Vi aspetto al San Paolo per
le gare di atletica leggera. Sarà emozionante gareggiare in
quello stadio straordinario". Col suo sorriso, catturato dalle
telecamere mentre sfilava con la propria delegazione alla
Cerimonia di Inaugurazione della 30^ Summer Universiade, Erikah
Nonhalanhla Seyama, 25enne atleta del salto in alto, del Regno
di Eswatini (fino al 2018 Swaziland), piccolo Stato dell'Africa
Meridionale, tra Mozambico e Sud Africa, ha già guadagnato il
podio della più bella. Ora le toccherà gareggiare nella sua
specialità, il salto in alto. Intanto giusto rivivere l'emozione
dell'indimenticabile serata del 3 luglio. "È stata meravigliosa
l'accoglienza del pubblico, cari napoletani grazie del vostro
affetto, del vostro amore, siete straordinari".
Erikah è già stata in Europa ma è la prima volta in Italia e a
Napoli. "Venire in Italia - spiega - era da sempre il mio sogno.
Finalmente l'ho realizzato. Dell'Italia - aggiunge - amo la
cultura, la gente: persone meravigliose. Quando sono arrivata a
Napoli la cosa che più mi ha colpito è stato vedere così tanti
edifici antichi, l'architettura qui è bellissima. Mi sono subito
innamorata di questo posto così ricco di storia". Impegnata
negli allenamenti Erikah Seyama finora ha potuto vedere la città
solo a bordo dei bus che collegano la Stazione Marittima con le
strutture sportive. "Oggi finalmente ho la possibilità di fare
un giro in città, e la mia curiosità è tantissima". L'atleta
swazilandese parla poi dell'esperienza a bordo della MSC Lirica,
una delle due navi da crociera che ospita il Villaggio Atleti di
Napoli. "All'inizio è stato un po' strano, anche perché ogni
volta che sono salita su una nave è stato per iniziare un
viaggio. Tra l'altro - prosegue - mi è capitato più volte di
arrivare all'imbarco in ritardo e perdere la nave. Qui questo
rischio non c'è - sorride - posso dire comunque che questo
Villaggio Atleti è un'esperienza unica. Partecipare a questa
competizione - racconta - significa anche interagire con tanti
coetanei di ogni parte del mondo, con la possibilità di
incontrare e confrontarmi con culture e persone diverse.
Ovviamente la concentrazione maggiore ora riguarda le gare: l'8
luglio sarò al San Paolo per le qualificazioni, sperando poi di
essere tra le finaliste il 13 luglio e saltare più in alto di
tutte. Al termine dell'Universiade resterò ancora qualche giorno
a Napoli, ci sono tanti posti che voglio vedere, in città ma
anche in tutta la regione. Il mio desiderio è quello di
ritornare. Prima però voglio conquistare una qualificazione per
le Olimpiadi di Tokyo 2020".