(ANSA) - NAPOLI, 11 MAG - "Mancano quindici mesi all'inizio
delle Universiadi e siamo molto fiduciosi che si faranno. C'è
ancora tanto da fare, e non c'è tempo da perdere, anche se i
progressi da quando è arrivato il commissario Latella sono
evidenti". Marc Vandenplas, belga di origini fiamminghe, è il
direttore della Fisu per l'Universiade di Napoli, e al fisico
del pallanuotista aggiunge l'esperienza di chi ne ha viste tante
nell'organizzazione dei Giochi Universitari.
"Siamo fiduciosi - dice tirando le somme di una settimana in
cui i delegati della Fisu, e quelli delle singole federazioni,
hanno passato al setaccio buona parte degli oltre sessanta
impianti campani interessati dai Giochi -. La struttura
commissariale - sottolinea - sta lavorando sulle questioni più
importanti, dal villaggio degli atleti ai bandi come quello per
la tecnologia. E noi abbiamo affiancato al commissario un
advisor, il cui nome è Epic, che è pagato dalla Fisu con il
compito di agevolare e velocizzare questo tipo di procedure.
Siamo sicuri - osserva - che le cose andranno per il meglio
anche grazie all'aiuto del Coni che ci affiancherà
nell'organizzazione. Ma non c'è tempo da perdere".
Importante viene considerato proprio il passo avanti compiuto
con l'intesa stretta con la Coni Servizi: "Siamo contenti - dice
Vandenplas - di avere il Coni al nostro fianco, abbiamo la
certezza che può darci una grossa mano vista l' esperienza in
campo internazionale". Anche sugli impianti da ristrutturare
prevale l'ottimismo: "Da quando il commissario Latella è
arrivato - sottolinea - molto è stato fatto sugli impianti, c'è
stata una netta accelerazione. Ma la sfida sta nel fatto che le
strutture sono oltre sessanta e molte vanno rinnovate, anche in
modo importante. In questa settimana e in quella di aprile i
nostri delegati hanno controllato centimetro per centimetro gli
impianti e hanno espresso un giudizio sostanzialmente positivo.
Ora - conclude - c'è solo da andare avanti e accelerare con i
lavori ma anche da questo punto di vista siamo soddisfatti
perché abbiamo visto che ci sono stati dei progressi". (ANSA).