(ANSA) - NAPOLI, 14 GEN - È il web la nuova frontiera dei
'furbetti' della falsa mozzarella Dop. Lo confermano i dati
dell'attività di vigilanza del Consorzio di Tutela della
Mozzarella di Bufala Campana Dop, che ha messo in campo una vera
e propria task force per scovare le frodi on line, in
collaborazione con le forze dell'ordine e l'Ispettorato centrale
della tutela della qualità e della repressione frodi dei
prodotti agroalimentari (Icqrf) del ministero delle Politiche
agricole.
Nel corso del 2019 i controlli effettuati dal Consorzio sul
web contro le "fake mozzarelle" sono stati 1218, facendo
registrare un aumento del 45% rispetto all'anno precedente, a
testimonianza di quanto sia strategico il variegato mondo della
vendita online. L'attività ispettiva ha interessato le
piattaforme più utilizzate (Alibaba, Ebay e Amazon) ma anche i
social media più popolari (Facebook e Instagram innanzitutto). I
casi più diffusi che sono stati riscontrati riguardano
l'utilizzo improprio del marchio "Mozzarella di Bufala Campana":
dall'imitazione, che ha come effetto il fenomeno dell'evocazione
fraudolenta, fino agli episodi più gravi di contraffazione del
marchio stesso e del prodotto. Delle 18 operazioni congiunte con
l'Icqrf e le forze di polizia, ben 11 sono partite proprio dal
monitoraggio del web, pari al 61%.
In totale, nel corso del 2019, sono stati invece 3315 i
controlli del Consorzio sulla mozzarella di bufala campana Dop,
sia in Italia che all'estero. "La diffusione del web ha avuto il
grande merito di favorire la conoscenza dei prodotti Dop,
contribuendo a incrementare la cultura dell'agroalimentare di
qualità, ma dall'altro lato si sta rivelando un terreno minato
sul fronte delle frodi. Per questo il Consorzio ha moltiplicato
i controlli proprio su internet e sui social. La nostra attività
di vigilanza è innanzitutto una garanzia per i consumatori",
sottolinea il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani. Il
presidente Domenico Raimondo, invece, annuncia: "Nel nuovo anno
aumenteremo gli investimenti nel settore della vigilanza, strada
decisiva per scovare imitazioni, evocazioni e usurpazioni del
nostro prodotto e tutelare anche i nostri soci, che corrono il
rischio di vedersi sottrarre quote di mercato dai tanti falsi in
giro per il mondo". (ANSA).