(ANSA) - NAPOLI, 17 SET - Parte al consorzio di tutela
mozzarella di bufala campana Dop, che ha sede nelle Reali
Cavallerizze della Reggia di Caserta, il nuovo anno di studi
della Scuola di formazione lattiero casearia, che punta a creare
tra i giovani le figure-chiave del comparto, dai futuri casari
ai manager dell'export fino agli esperti del controllo qualità.
E' stato stilato il nuovo calendario, sei i corsi previsti al
momento. Si parte il 10 ottobre con la seconda edizione del
corso per diventare casaro.
I numeri del primo anno di questa iniziativa sono
significativi: il 90% dei giovani che hanno partecipato al
corso, arrivati anche da Usa e Australia, ha trovato un impiego
in azienda o ha aperto il proprio caseificio.
"Formazione è la parola chiave per le filiere dei prodotti di
qualità in un mondo globale - spiega il presidente del
Consorzio, Domenico Raimondo - il comparto della mozzarella di
bufala campana Dop non rimanda più l'immagine quasi ancestrale
del lavoratore che munge una bufala e poi produce mozzarella.
Siamo invece di fronte a una filiera fatta di imprese
all'avanguardia, che sanno guardare al mercato e al mondo".
Dalla zootecnia fino alla produzione, dunque: tutti gli
anelli della catena hanno bisogno di studi e approfondimenti per
un approccio sempre più al passo con i tempi: "Questa - prosegue
Raimondo - è la sfida che il Consorzio di Tutela Mozzarella di
Bufala Campana Dop ha lanciato con la nascita della prima Scuola
nazionale di formazione al Sud e l'unica in Italia gestita
direttamente da un organismo consortile". L'accreditamento del
Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop nel
sistema formativo regionale ha colmato un gap del Mezzogiorno e
ha aperto le porte a una formazione di alta qualità.
"Quel progetto ha compiuto un anno e va avanti spedito -
commenta il direttore del consorzio, Pier Maria Saccani - la
chiave per il successo è creare professionalità adeguate in un
settore, quello lattiero caseario, dove non si può più
improvvisare, anche per dare risposte puntuali e stringenti al
tema della sicurezza alimentare, sempre molto avvertito dai
consumatori". La nascita della Scuola lattiero-casearia, curata
in particolare da Alessandro Garofalo e Giampiero Perna del
settore Assistenza e Ricerca del Consorzio, ha inaugurato una
stagione di crescita, che si basa su giovani, formazione,
ricerca e innovazione tecnologica, asset strategici per
l'ulteriore sviluppo della mozzarella Dop.
"I giovani - aggiunge Saccani - sono il presente e il futuro
del consorzio e tanti di loro stanno tornando a impegnarsi nella
filiera bufalina: il 39% degli addetti nel comparto (15mila in
totale) sono under 32, mentre il 32% sono donne. Il nuovo
calendario dei corsi contribuirà ad ammodernare l'intero
comparto, visto da ogni prospettiva", conclude il direttore del
consorzio.