(ANSA) - CASERTA, 17 MAG - Accomunati dal tragico destino di
essere figli di vittime della camorra casalese, Massimiliano
Noviello e Gennaro Del Prete hanno deciso di ripartire proprio
dal Casertano creando una coop per la rivendita di prodotti
ecologici e compostabili (dai bioshopper ai prodotti per
l'agricoltura a quelli usa e getta per la ristorazione). La
start-up si chiama "Ventuno" ed è stata presentata, nell'ambito
di "Memoria, Impegno e Riscatto", l'evento organizzato a Castel
Volturno da Legambiente, Federazione Antiracket Italiana,
Comitato Don Peppe Diana e Slow Food Campania ieri, 16 maggio,
nel giorno del settimo anniversario della morte di Domenico
Noviello, padre di Massimiliano, ucciso sette anni fa. Gennaro è
invece figlio di Federico Del Prete, il sindacalista ucciso nel
2002 dai killer del clan casertano.
La coop distribuirà sul territorio campano e nei supermercati
buste biodegradabili e compostabili a norma, contrastando così i
sacchetti illegali altamente diffusi in Campania dove si
calcola, sono prodotti circa 1,3 miliardi di shopper illegali,
pari a oltre 10.000 tonnellate di sacchetti non conformi. La
nuova azienda ha sede legale a Castel Volturno e sede operativa
a Carinaro e a breve gestirà un bene confiscato a Mondragone ed
ha avuto il riconoscimento dell'Asips, l'azienda speciale della
Camera di commercio di Caserta. Nel corso dell'iniziativa è
stata poi illustrata la storia virtuosa del Comune casertano di
Caiazzo, che nel 2008, con un notevole anticipo rispetto
all'entrata in vigore della legge 28 del marzo del 2012, è stato
il primo municipio in Italia a dire addio ai sacchetti di
plastica adottando i bioshopper, un modo per contribuire a
risolvere il problema dei rifiuti. (ANSA).