(ANSA) - NAPOLI, 28 GIU - Arrivata alla sua X Edizione, la
Rassegna PausilyponSuggestioni all'Imbrunire, curata dal Centro
Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus, con la direzione artistica
di Serena Improta, d'intesa con la Soprintendenza Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, rappresenta
sempre più un esempio virtuoso di come l'arte e la cultura possa
contribuire al mantenimento ed alla cura del patrimonio
culturale.
La Rassegna ha infatti come scopo, sin dalla sua nascita, quello
di accendere un riflettore su uno dei più importanti siti
archeologici e naturalistici della Città di Napoli raccogliendo
fondi per la tutela e manutenzione dell'area.
Numerose sono le attività finanziate in questi anni che vanno da
progetti di restauro e recupero di strutture archeologiche del
sito, attività di ricerca, e opere di ordinaria e straordinaria
manutenzione del sito, interventi necessari al mantenimento del
patrimonio culturale presente e a garantirne la fruizione da
parte del pubblico e dei cittadini.
Recentemente infatti è stato scongiurato il rischio di chiusura
al pubblico della Grotta di Seiano, e quindi dell'intero Parco
archeologico, in quanto è stato riscontrato il mal funzionamento
dell'impianto elettrico di emergenza anti blackout della Grotta,
ed immediatamente il CSI Gaiola ha provveduto a far ripristinare
e mettere a norma del sistema. Poche settimane prima invece era
stato finanziato il rifacimento integrale del tavolato ligneo di
copertura dell'orchestra e natatio del Teatro grande, che oramai
fatiscente rendeva inagibile l'antico teatro.
Stessa cosa l'anno precedente era stata fatta attraverso il
Progetto Odeion che ha permesso il rifacimento delle sedute e
palco ligneo del Theatrum tectum del complesso archeologico,
inagibile dal 2012. Ancora in corso è il Progetto Calidarium
che ha riportato alla luce l'antico calidarium del complesso
termale del Pausilypon, consentendo anche l'avvio di nuovi studi
ed attività di ricerca che stanno aprendo nuovi scenari sulle
conoscenze archeologiche del sito e non solo.
Il lavoro di sterro e recupero dell'antico Calidarium fu oggetto
di un approfondimento speciale durante le riprese della puntata
del Programma di Alberto Angela, ULISSE, dedicato alla Città di
Napoli. Proprio ieri lo stesso Alberto Angela durante le
celebrazioni per il conferimento della Cittadinanza onoraria
alla sala dei Baroni al Maschio Angioino, ha voluto ricordare
l'esperienza della Gaiola quale impegno civile nel recupero e
conservazione del patrimonio culturale cittadino: "Ho scoperto
un aspetto che è fondamentale per il futuro di Napoli. Noi
abbiamo filmato a Gaiola, abbiamo filmato nella Galleria
Borbonica, e ci siamo trovati di fronte dei ragazzi, che per
amore della città, senza un tornaconto, col rischio che il
proprio lavoro possa essere scippato da qualcun altro, si sono
rimboccati le maniche e sono andati a scavare, a sporcarsi, per
amore della loro città. E questo, secondo me, è l'aspetto più
bello. Napoli si continua a declinare nelle generazioni."
Tutti i progetti vengono svolti seguendo le indicazioni e le
priorità dettate dalla Soprintendenza archeologica. "Molti sono
i progetti di ricerca e recupero che potrebbero essere attivati
- dichiara Maurizio Simeone, presidente del CSI Gaiola onlus-
consentendo di allargare anche i percorsi di visita del sito, ma
purtroppo spesso è necessario dirottare le risorse verso
problematiche contingenti di ordinaria manutenzione e servizi
per garantire la fruizione ed apertura al pubblico del sito come
appunto accaduto recentemente con l'impianto elettrico oppure il
noleggio dei bagni chimici per sopperire nei periodi di maggior
affluenza alla mancanza di servizi igienici nel sito. Per questo
è assolutamente indispensabile il contributo dei cittadini che
partecipando alla Rassegna e venendo a visitare il sito danno il
loro contributo al mantenimento del sito stesso"
"un ruolo importante - continua Simeone - è svolto dai mecenate
che sostengono la Rassegna come Ferrarelle, mainsponsor di
quest'anno, ma anche dal catering e dai piccoli produttori di
vini campani, sapientemente selezionati da AgerCampanus, che
offrendo a proprie spese la degustazione ed il buffet consentono
di abbattere le spese e dirottare maggiori risorse sulle opere
di manutenzione".
La mission della Rassegna è invariata sin dalla sua prima
edizione: uno strumento per finanziare azioni concrete di
recupero ed un omaggio in punta di piedi al Pausilypon, al luogo
che da sempre fa cessare il dolore".
"La Rassegna "Pausilypon: Suggestioni all'Imbrunire" - dichiara
la Direttrice artistica Serena Improta - nasce in questo luogo
straordinario che dobbiamo ad una cultura illuminata, che ancora
considerava il teatro e le arti in genere come fondamenta di una
civiltà evoluta. È in questo spazio che siamo entrati con
gratitudine, rispetto, e reverenza per ritrovare questi principi
direi sacri, di quando l'uomo agiva in armonia con l'ambiente
che lo circondava e se ne sentiva indissolubilmente parte. Così
il CSI Gaiola Onlus ha dato il via a questa rassegna, nel
massimo rispetto del luogo, facendo sì che fossimo noi a doverci
adattare ad esso, cosa poi non così difficile considerando
l'acustica naturalmente perfetta, la scenografia straordinaria e
l'illuminazione naturale assolutamente inimitabile.
Per la terza serata della Rassegna, arriva "Vento d'etere",
ovvero il suono nello spazio. E' la ricerca dell'istante
impalpabile in cui l'idea si tramuta in suono per poi svanire.
Ingar Zach, percussionista norvegese di fama internazionale,
trovatosi all'attenzione della critica internazionale già nel
2000 per la sua pregevole collaborazione con Derek Bailey, ha
coltivato una brillante carriera nella musica contemporanea e di
improvvisazione che lo ha portato in giro per il mondo. Oggi
membro del mitologico quartetto Arti Dans Les Arbres, ha inciso
per edizioni quali ECM, Rune Grammofon, Sofa Music. In questa
occasione Ingar si esibirà prima in un intenso solo di
percussioni e poi con l'ensemble di recenti natali formato da
Renato Grieco (contrabbasso), Chiara Mallozzi e Davide Maria
Viola (violoncelli), Riccardo La Foresta (percussioni). Attivi
tutti da anni nelle regioni più ricercate della musica
contemporanea e di improvvisazione, i quattro musicisti
ricercano assieme un linguaggio di improvvisazione dal suono
cameristico, alito ausculano che nasca e si perda nel vento.