(ANSA) - NAPOLI, 20 APR - "Anche se tutti le dicevano di no, lei ha continuato ad allenarsi e, alla fine, ha avuto ragione".
La storia di Anna Rita Sidoti, campionessa mondiale di marcia alta poco meno di un metro e mezzo e scomparsa prematuramente a 44 anni nel 2015, va oltre le medaglie e le vittorie. È la storia di una donna a tutto tondo, di una mamma, un'amica, una moglie, un'insegnante e una studentessa. La sua forza di determinazione, i suo valori, la voglia di impegnarsi sempre con il sorriso sono l'anima di 'Una storia semplice', documentario di 53 minuti, di Goffredo d'Onofrio e Giuseppe Garau, già vincitore dell'Overtime Festival, in questi giorni nelle sale italiane. 'Una storia semplice' arriva a Napoli il prossimo 8 maggio, alle 20 alla sala Pierrot, di via Camillo de Meis. Il film ha già visto la partecipazione di diverse scuole, con ragazzi curiosi, entusiasti, attenti. Un momento di riflessione e di approfondimento che ha già visto partecipare alle proiezioni più di 2.000 ragazzi e ragazze di tutte le età. Un film universale, per tutti, perché "la sconfitta non è definitiva fino a quando non ti arrendi", è una frase, un'idea che va oltre la marcia: abbraccia ogni aspetto della vita, racconta come si possono superare barriere fisiche e mentali. Racconta come si affrontano tutte le sfide. Anna Rita Sidoti, marciatrice italiana, fu campionessa Mondiale e Europea. Lei, lo scricciolo d'oro, come la definì Candido Cannavò, direttore storico della Gazzetta dello Sport, che conquista tutti: sulla pista e fuori. È proprio la marcia il filo rosso che unisce questo documentario alla vita di una regione, alla storia di uno sport. "Una storia semplice" è la strada di Anna Rita raccontata passo dopo passo, tra trionfi, risate e soddisfazioni professionali e personali..