(ANSA) - LUCO DEI MARSI (L'AQUILA), 19 SET - Le statue
femminili più significative trovate negli anni nel territorio
una volta occupato dal Lago Fucino, a ricostruire un itinerario
attraverso Alba Fucens, Lucus Angitiae e i Marsi: è la mostra
archeologica "La riva delle Dee. Divinità femminili lungo il
lago Fucino", dal 20 settembre all'8 dicembre 2014 a Luco dei
Marsi. L'evento nasce dalla collaborazione tra Soprintendenza
per i Beni Archeologici dell'Abruzzo, Comune di Luco dei Marsi,
GAL Gran Sasso Velino, Provincia dell'Aquila e Associazione
Culturale Antiqua.
Dall'antica colonia di Alba Fucens, fondata alla fine del IV
sec. a.C. dai Romani, la selezione di statue rappresentanti
Venere introduce in una dimensione più intima e privata, in cui
l'immagine della dea viene utilizzata soprattutto per scopi
ornamentali, in giardini e residenze di lusso.
Coniugano austerità e sinuosa armonia le tre statue rinvenute
nel 2003 nel santuario di Lucus Angitiae, oggi Luco dei Marsi:
un ritrovamento che ha aperto ampi squarci su uno dei culti
femminili più noti in quest'area. Ci sono poi, tra gli altri
reperti esposti, un piccolo vaso in marmo con iscrizioni
riferite al culto della Bona Dea nel municipium di Marruvium
(oggi San Benedetto dei Marsi); una ieratica statuetta in marmo
che restituisce le sembianze di una divinità non altrimenti
nota.
Inaugurazione sabato 20 settembre alle ore 17 a Luco dei Marsi
presso la Sala ex Municipio. Fino all'8 dicembre 2014 apertura
da martedì a giovedì ore 10-13, da venerdì a domenica ore 10-13,
16-19.