(ANSA) - ATRI (TERAMO), 19 AGO - La cripta del Museo
Capitolare della Cattedrale di Atri, il desiderio di far
conoscere le differenti tradizioni culturali del Mondo
attraverso fotografia, video arte e installazione: sono gli
ingredienti di "Stills of Peace and everyday life. Italia e
Pakistan: una ricerca del senso del Contemporaneo", uno spaccato
sulla ricerca attualissima dell'arte in Pakistan e una
conoscenza delle ricerche estetiche di artisti italiani
originari dell'area Centro Adriatica.
Obiettivo di ideatori e curatori - Antonio Zimarino, Franco
Speroni, Lavinia Filippi e Raffaella Cascella - era allestire
una mostra "che pensa" e fa pensare attraverso l'incontro
inedito tra artisti italiani e la cultura visuale e immaginale
del Pakistan contemporaneo, il tutto all'interno del progetto
"Stills of Peace and everyday life" promosso dalla Fondazione
Aria e fondato su un'ipotesi sperimentale: realizzare "eventi"
d'arte e cultura attraverso l'incontro, la comunicazione e la
conoscenza di differenti tradizioni culturali, per costruire una
rete globale di connessioni e collaborazioni che conduca a una
conoscenza e a un rispetto delle Culture stesse.
In questo progetto specifico, l'interesse per la cultura
pakistana è nato incontrando l'arte del Gandhara, nella Swat
Valley, e le singolari tradizioni identitarie di un popolo "in
via d'estinzione" come quello dei Kalasha, realtà Pakistane
studiate a lungo da missioni archeologiche e antropologiche
italiane. "Storia, archeologia e antropologia sono i punti di
partenza di un lavoro che ci ha portato a incontrare la
complessa contemporaneità dell'attuale Pakistan attraverso
l'Arte che oggi esprimono le sue giovani generazioni - spiegano
i curatori - Il confronto con ciò che accade in Italia è stato
un passo necessario e naturale che ci ha aperto interessanti
percorsi di senso e di significati capaci di farci leggere la
specificità delle esperienze, l'una alla luce dell'altra".
"Stills of Peace and everyday life" sarà aperta fino al 10
settembre 2014 ad Atri. Gli artisti sono Iffat Almas, Mobeen
Ansari, Sajjad Ahmed, Emanuela Barbi, Farida Batool, Massimo
Camplone, Sergio Camplone, Mandra Cerrone, Paolo Dell'Elce,
Barbara Esposito, Attilio Gavini, Shalalae Jamil, Lali Khalid,
Nadia Khawaja, Naiza Khan, Aroosa Naz, Iacopo Pasqui, Giovanni
Sacchetti, Risham Syed.
L'intento è farla proseguire nelle città di Islamabad e
Lahore, in collaborazione con le Ambasciate e altre istituzioni
culturali dei due Paesi.