(ANSA) - CASOLI (CHIETI), 4 FEB - Il settore olivicolo è
dinamico e cresce in produzione e consumi, ma ha bisogno di
politiche di sviluppo più attente e di maggiore attenzione alla
qualità, come hanno capito le aziende che investono sempre più
proprio su qualità, ricerca e sviluppo. Bisogna guardare con
attenzione oltre il mercato nazionale, anche perché una
bottiglia di olio su due è consumata fuori dai Paesi produttori.
Sono alcune delle indicazioni emerse dal convegno "L'oro
verde di Casoli", svoltosi nel Teatro cinema comunale del paese
e organizzato dal laboratorio culturale Luce. Tra i relatori il
direttore del Consorzio garanzia dell'olio extravergine di
qualità di Roma, Mauro Meloni.
Secondo Ermanno Comegna, esperto di economia e politica
agraria, "in Abruzzo ci sono realtà che operano nel settore
dell'olivicoltura di assoluto prestigio e stimate anche a
livello internazionale, ma sono poche rispetto a quanto si
dovrebbe fare per portare la nostra regione a un livello di
eccellenza. Bisogna compiere uno sforzo maggiore verso la
modernizzazione - ha aggiunto - e bisogna farlo per l'economia,
per i giovani, per la salvaguardia del territorio, per rendere
più bello il paesaggio e soprattutto per conservare e migliorare
quello che ci è stato lasciato in eredità dai nostri genitori".
L'incontro è stato un'occasione per un confronto tra addetti
ai lavori del Chietino e del Pescarese, nonché di Molise e
Puglia.
Le parole hanno lasciato posto ai sapori, con la
degustazione, nel Castello Ducale, di prodotti tipici delle
aziende e delle associazioni enogastronomico locali, curata
dallo chef Domenico Scotti Del Greco e da Gino Primavera.