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Hanno case ma percepiscono assegno sociale

Indagati per truffa a Inps. Misure cautelari anche per sfruttamento prostituzione

(ANSA) - PESCARA, 27 FEB - In un'intercettazione affermavano che "in Italia è facile truffare lo Stato perché mancano controlli accurati". Sono stati smentiti in pochi mesi: una stretta collaborazione tra Inps e Questura di Pescara ha portato a indagare tre persone - una coppia di anziani e la figlia - per truffa ai danni dell'Inps. Si tratta di una coppia di anziani, che dal marzo 2008 percepiva la pensione sociale in Italia anche se viveva stabilmente in Ucraina (paese d'origine) conservando solo fittiziamente la residenza anagrafica nel nostro paese, e della figlia che aveva ideato la truffa. Proprio quest'ultima deve rispondere anche di agevolazione e sfruttamento della prostituzione e per questo è stata arrestata. Ora è ai domiciliari. Per lo stesso reato è ricercato un romeno, e sono indagati l'ex convivente della donna, italiano, e un agente immobiliare di Pescara. Le verifiche, in collaborazione con Agenzia delle Entrate, Istituti bancari, Poste Italiane e Aci, hanno fatto emergere che l'indagata e il suo nucleo familiare, pur intestatario di due pensioni sociali, risultano proprietari di beni mobili, immobili e depositi di denaro, non giustificati dalla dichiarazione dei redditi. Per questo il Gip ha emesso anche un decreto di sequestro preventivo di tre appartamenti, un'autovettura e un conto corrente postale, per un valore complessivo di oltre 400.000 euro, risultati intestati o comunque nella disponibilità della donna più giovane, ufficialmente disoccupata. Negli appartamenti sequestrati, affittati 'in nero', si prostituivano le donne sfruttate dal gruppo. Dall'inchiesta sulla prostituzione è emersa la truffa ai danni dell'Inps. Il direttore dell'Inps provinciale di Pescara, Valentino D'Aloisio, ha ringraziato la polizia. "La mia partecipazione é inusuale a questo tipo di conferenze stampa, ma abbiamo ritenuto importante dire che non é vero che non si fanno controlli. Il mio vuole essere un messaggio di rassicurazione sul fatto che, pur con strumenti limitati, quello che si deve fare si fa. Ora cercheremo di essere ancora più efficaci nei controlli".
   

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