ROMA - Cresce in Italia il mercato dell'Internet delle Cose e degli oggetti connessi: nel 2017 ha raggiunto i 3,7 miliardi di euro, con un incremento del 32% rispetto al 2016. A trainare il settore sono i contatori elettrici intelligenti, anche per l'effetto degli obblighi normativi (26% del mercato), a seguire le smart car (22%) grazie agli 11 milioni di veicoli connessi a fine 2017, oltre un quarto del parco circolante in Italia. Sono i dati di una ricerca dell'Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano che prevede, proprio in questi due ambiti, i tassi di crescita più significativi nel 2018.
Al di la' delle grandi aziende, l'arena competitiva si è accesa a livello mondiale con le startup (ne sono state individuate 606 a livello globale) che hanno raccolto 4,8 miliardi di dollari complessivamente (+30% rispetto al 2016).
Le startup italiane censite nel 2017 sono 99, 49 di queste sono finanziate da investitori istituzionali, l'investimento totale è stato pari a 11,2 milioni di euro. Tra gli ambiti più popolari tra i consumatori c'è la 'Smart Home', cioè gli oggetti casalinghi connessi: occupa il 7% del mercato (250 milioni di euro). Tra gli oggetti in ascesa gli altoparlanti da salotto, una specie di maggiordomo digitale che esegue i nostri comandi vocali, già lanciati da Amazon, Apple e Google, quest'ultimo è l'unico presente sul mercato italiano.