Sale vertiginosamente la valutazione di Uber, l'app per prenotare una macchina con conducente grazie ad uno smartphone e alla carta di credito, nei giorni scorsi al centro delle polemiche in Italia. Secondo il Wall Street Journal, che cita fonti accreditate, il valore di Uber sarebbe schizzato fino ad un picco teorico di 17 miliardi di dollari, dopo il livello di 12 miliardi raggiunto la scorsa settimana.
Per il Wall Street Journal, la società californiana che fra i suoi finanziatori annovera Google Ventures e Goldman Sachs e che pochi giorni fa ha aperto a nuovi finanziamenti, ha fatto sapere che il tetto prefissato di 500 milioni di dollari è stato ampiamente raggiunto e superato in termini di sottoscrizioni, tanto che il valore dell'azienda sarebbe schizzato fra i 15 e i 16 miliardi con punte di 17 miliardi.
Solo l'estate scorsa Uber era valutata intorno ai 3,5 miliardi di dollari. Le notizie di nuovi finanziamenti che stanno circolando in questi giorni, se confermate, porterebbero l'azienda nell'Olimpo delle 'startup' da 10 miliardi di dollari, che annovera, tra le altre, Dropbox, Xiaomi, Spotify e Pinterest.
Il servizio è stato lanciato nel 2009 a San Francisco e di recente è sbarcato anche in Arabia Saudita.