"Venticinque Paesi membri Ue hanno attivato almeno un sistema di identità digitale, e in alcuni paesi come l'Italia "ne esiste più di uno", ma "questa moltiplicazione di identità digitali, di infrastrutture informatiche e di regole va superata". Lo ha affermato Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, secondo cui tale moltiplicazione "non è sostenibile economicamente, non garantisce la sicurezza dei nostri dati, e ostacola l'accessibilità ai servizi digitali delle categorie più fragili".
Butti, in un videomessaggio inviato alla conferenza The State of the Union, all'interno di un panel promosso da PagoPa, ha ricordato che "in Italia il Dipartimento per la trasformazione digitale sotto la mia guida ha già avviato un percorso di razionalizzazione dell'ecosistema delle identità digitali: transitiamo verso un sistema unico pubblico sicuro e tecnologicamente più avanzato".
In questo contesto, ha aggiunto il sottosegretario, "il wallet digitale diventa il perno per esercitare i diritti di cittadinanza Europea in questo spazio digitale: i cittadini potranno custodire in modo sicuro documenti importanti come la patente, come la tessera elettorale, e anche quella sanitaria. Il nostro obiettivo è garantire uno Stato digitale, accessibile, efficiente, sicuro e trasparente".