Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Internet&Social
  1. ANSA.it
  2. Tecnologia
  3. Internet & Social
  4. Obama incontra Silicon Valley, ma l'idillio e' finito

Obama incontra Silicon Valley, ma l'idillio e' finito

Zuckerberg e Page danno forfait. Tim Cook, basta violare privacy

di Ugo Caltagirone

L'idillio tra Barack Obama e la Silicon Valley sembra essere davvero finito. Il Datagate e lo strascico di polemiche che ne è seguito hanno lasciato il segno. Probabilmente anche a livello personale, visti i nomi di coloro che hanno snobbato l'arrivo del presidente americano in California: da Mark Zuckerberg a Marissa Mayer (numeri uno di Facebook e Yahoo!), passando per Larry Page ed Erich Schmidt (i due top manager di Google). Eppure Obama arriva all'Università di Stanford proprio per per incontrare di persona i big del web e dell'alta tecnologia 'made in Usa', per smorzare le recenti tensioni e tentare di riallacciare una proficua collaborazione su temi caldi come la lotta al terrorismo e quella ai cyberattacchi.

In particolare l'azione degli hacker sta diventando sempre più una minaccia per la sicurezza nazionale degli Usa, con milioni di cittadini depredati di dati e informazioni personali. Vedi i recenti attacchi alle reti di giganti bancari come Jp Morgan o della grande distribuzione come Target. Per non parlare del terremoto e dell'imbarazzo provocato dalla 'cyber-offensiva' contro la Sony Picture. Per fermare tutto ciò il presidente americano chiede aiuto ai giganti della tecnologia, a cui lancia un appello alla collaborazione.

"Le tecnologie che ci rendono forti possono anche essere usate contro di noi, e infliggerci gravi danni". E i tanti cyber attacchi "stanno colpendo aziende americane e costando diversi posti di lavoro". Obama firma cosi' un decreto che promuove la cybersicurezza e la privacy attraverso un maggiore scambio di informazioni tra governo e aziende. Ma intervenendo davanti alla comunità della Silicon Valley e poi, in forma privata, incontrandosi con i rappresentanti dei principali gruppi che danno vita a quella comunità, non può non notare le pesanti assenze. E anche i pochi applausi raccolti rispetto al passato.

Tra i big solo Tim Cook di Apple è al suo fianco. Ma non usa mezzi termini tornando sulla polemica innescata dal Datagate: ""La storia ci ha insegnato che sacrificando il nostro diritto alla privacy può portare a conseguenze disastrose, si rischia di intaccare il nostro stile di vita". Certo, quella di Cook e' una presenza non da poco, visto che la casa di Cupertino negli ultimi giorni si e' confermata l'azienda più ricca del mondo, superando un valore di 700 miliardi di dollari in termini di capitalizzazione di mercato: mai nessuno cosi' nella storia, e un grande spot per la ripresa dell'America di Obama.

Ma dalla Casa Bianca ammettono l'esistenza di tensioni, anche con la Apple. Da una parte c'è l'amministrazione, che vuole si continui a garantire l'accesso ai dati raccolti dai colossi della Silicon Valley. Dall'altra parte ci sono questi ultimi, che stanno adottando sistemi sempre più sofisticati per criptare tali informazioni, in modo da renderle inaccessibili a Fbi e 007 della Cia o della Nsa. Vedi i nuovi sistemi operativi di Apple e di Google, che di fatto impediscono alle stesse aziende di sbloccare smartphone o tablet.

Un braccio di ferro, dunque, destinato a durare per molto tempo. E a inasprirsi, visto che la Casa Bianca starebbe lavorando a un provvedimento teso a fermare o almeno limitare l'uso, appunto, di codici criptati da parte di Apple, Google e altre aziende. Cosi' l'alleanza tra Casa Bianca e aziende hi-tech, che - annota il New York Times - ben prima di Obama ha permesso agli Usa di vincere la guerra fredda e di combattere il terrorismo, rischia adesso di finire in frantumi. Proprio col presidente che più di ogni altro aveva strizzato l'occhio alle nuove tecnologie e al modello Steve Jobs.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie