Nel secondo trimestre, in conseguenza del bando Usa, Huawei ha visto diminuire del 17% le consegne di smartphone nei mercati esteri, ma il +31% registrato in Cina ha fatto sì che a livello globale l'azienda cinese abbia chiuso i tre mesi con una crescita dell'8%. I dati sono forniti dagli analisti di Canalys, secondo cui ad approfittare delle difficoltà di Huawei è stata Samsung, mentre Apple ha riportato un calo del 13%.
Tra aprile e giugno nel mondo sono stati consegnati 331,8 milioni di smartphone, il 2% in meno rispetto al pari periodo del 2018. Samsung ha mantenuto la leadership e, grazie anche al rimodernamento delle linee e ad alcuni nuovi dispositivi, ha registrato una crescita del 6%, a quota 76,9 milioni di unità.
Alle sue spalle Huawei con 58,7 milioni di smartphone, di cui 37,3 milioni consegnati in Cina e 21,4 milioni nei mercati esteri. Il bando statunitense - osservano gli analisti - ha reso i consumatori incerti sulla sicurezza e la durabilità dei telefoni del colosso cinese. Così "il marchio Huawei è stato danneggiato fuori dalla Cina, e avrà bisogno di tempo e denaro per rimediare".
Al terzo posto c'è Apple, che vede le consegne di iPhone diminuire del 13% a 36 milioni di unità. Fuori dal podio le cinesi Xiaomi, con 32,1 milioni di smartphone (-1%) e Oppo con 30,6 milioni di dispositivi, una cifra invariata rispetto al secondo trimestre del 2018.