Google punta a giocare da protagonista nel nascente settore della realtà virtuale. Entrata subito in partita con i Cardboard - visori economici in cartone che funzionano inserendo al loro interno uno smartphone, usati anche dal New York Times per un progetto speciale - adesso la società sarebbe al lavoro per portare sul mercato il primo visore autonomo, che cioè non ha bisogno di un cellulare o di un computer per funzionare.
L'indiscrezione arriva dal Wall Street Journal, secondo cui Big G sta sviluppando due tipologie di prodotto. Il primo, anticipato nei giorni scorsi anche dal Financial Times, è un'evoluzione dei Cardboard: un dispositivo simile al Gear VR di Samsung, che richiede l'inserimento di uno smartphone e che dovrebbe arrivare sugli scaffali nel corso del 2016.
Il secondo, invece, sarebbe un visore che a differenza dei dispositivi di Samsung, Htc, Sony e Oculus avrebbe un asso nell manica: l'indipendenza da smartphone, computer e console da gioco. Avrebbe uno schermo, un processore potente e una videocamera e la tecnologia che riconosce i movimenti della testa dell'utente sarebbe fornita dalla start-up Movidus.
Il progetto sarebbe ancora nelle fasi iniziali, per cui al momento appaiono incerti sia i tempi di arrivo sul mercato, sia l'effettiva commercializzazione del dispositivo. Una cautela forse sviluppata dopo l'addio definitivo ai Google Glass.