Centoquattordici minuti di sofferenza, compattezza, ordine, costanza, poi il gol decisivo del giovane Adopo nel secondo tempo supplementare e la gioia incontenibile del Torino che vince a San Siro in inferiorità numerica e si qualifica per i quarti di finale di Coppa Italia. La squadra granata si guadagna meritatamente gli applausi, per aver resistito all'assalto del Milan dei titolari - entrati a metà ripresa - e aver saputo aspettare l'occasione giusta per colpire.
I rossoneri escono sconfitti, stanchi, ridimensionati. Doveva essere la partita del riscatto dopo il pari subito nel recupero contro la Roma in campionato, invece la squadra di Pioli nei tempi regolamentari non entusiasma e abbandona una delle competizioni stagionali. Le riserve non sfruttano la chance concessa da Pioli, i titolari - subentrati - non riescono a fare la differenza. Merito soprattutto di Milinković-Savić, un muro che respinge ogni tentativo del Milan. Ed ora i rossoneri dovranno riuscire a voltare immediatamente pagina, per affrontare a mente libera il Lecce e poi il derby di Supercoppa ed evitare che il passo falso di stasera, diventi un dirupo.
Stefano Pioli per quanto possibile cambia faccia al suo Milan, conferma la difesa a tre, nonostante gli errori commessi nel finale contro la Roma, poi centrocampo a cinque con Saelemaekers, Vrancks, Tonali (squalificato col Lecce), Pobega e Dest. In attacco Brahim Diaz a supporto di De Keteleare punta. Una chance importante per il belga per mettersi in mostra dopo tante prestazioni sottotono ma anche questa volta non lascia il segno. Il Torino invece non fa tournover, anzi spera nel colpaccio e con profitto.
Il primo tempo è equilibrato, il Milan pressa con intensità e grande dispendio di energie. Il Torino non vuole fare da spettatore davanti ai 60 mila tifosi presenti a San Siro e tenta di affacciarsi dalle parte di Tatarusanu. La prima vera occasione del match, infatti, è granata: Lukic costruisce un'ottima chance intercettando un debole rinvio del portiere rossonero che però rimedia subito neutralizzando la conclusione del numero 10 del Toro. Per il primo tiro in porta del Milan, invece, si deve attendere il 25' con il tentativo di Dest che diventa pericoloso solo grazie ad una deviazione. Dal conseguente calcio d'angolo di cui si incarica Tonali, De Ketelaere devia e colpisce il palo. Il belga che allo scadere va ancora vicino alla prima marcatura in rossonero ma sono gli unici squilli in 120'.
Nel secondo tempo il Milan fatica a costruire mentre il Torino si mostra più intraprendente e aggressivo. Pioli al 22' inserisce forze fresche e manda in campo Leao e Messias - rientrato dopo l'infortunio-. E proprio il brasiliano prima prova la pregevole conclusione da posizione defilata, poi ruba palla a centrocampo ed innesta in volata il contropiede ma viene travolto da Djidji che - già ammonito - rimedia il secondo giallo e viene espulso. Ad un quarto d'ora dalla fine, Pioli cala gli assi: Giroud e Theo Hernandez per provare a scongiurare i supplementari. Ma i titolari non riescono a mettere il sigillo, Milinkovic Savic fa sempre buona guardia e servono i tempi supplementari. Ma il Milan non riesce a battere il muro del portiere granata. Poi il gol granata confezionato da due giovani: Lukic lancia Bayeye che crossa al centro per Adopo. Rete, festa granata e testa bassa Milan.
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