"Abbiamo una grande opportunità, anche se il risultato di partenza è difficile. Siamo l'unica italiana in Europa e speriamo di continuare ad esserci, penso che ce la possiamo fare e faremo una prestazione brillante".
Così l'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti alla vigilia della sfida di Europa League contro l'Arsenal. Ancelotti ha anche commentato gli striscioni apparsi in città: "Si può pretendere - ha detto - e io per primo pretendo impegno e concentrazione. Il risultato sportivo è una cosa che, pur avendo grande attenzione e applicazione, non si può garantire. Io non posso garantire il risultato di domani, garantisco e pretendo impegno, applicazione e attenzione massima".
"Il tridente? E' una possibilità per la gara di domani". Così l'allenatore del Napoli apre le porte a un possibile impiego contemporaneo di Insigne, Milik e Mertens. Il tecnico ha sottolineato però che "ci vorrà grande intensità, con il maggior equilibrio possibile. Loro sono pericolosi in contropiede, e quindi l'equilibrio è fondamentale. La difesa, ad esempio, non è mai legata solo ai difensori. Guardiamo il gol preso con il Chievo nel finale: ci è mancata compattezza, perché a volte si pressa davanti ma la difesa non accompagna bene e si crea uno spazio dove diventa più facile infilarsi. Pressare avanti vuol dire quindi che ci deve essere vicinanza tra reparti". Ancelotti ha poi negato di aver voluto il ritiro dopo Londra: "Io - ha detto - ero contrario, i giocatori hanno deciso che era meglio fermarsi a Verona, io sarei tornato volentieri a Napoli. Ho riflettuto e abbiamo deciso che era più utile fare così, ma in generale sono contrario ai ritiri, perché i giocatori meglio che stiano a casa coi figli piuttosto che davanti al pc o ai social".