Il dado è tratto, la porta è attraversata. Dopo 18 giorni di navigazione, Gaetano Mura e 'Italia' - il Class 40 da 12 metri, con il brand dell'Enit, che sta dando vita al tentativo di record sulla circumnavigazione a vela in solitario e senza scalo, da Gibilterra a Gibilterra - hanno passato l'Equatore entrando nell'emisfero sud. Il navigatore sardo era entrato nell’Atlantico all'alba del 27 ottobre, tagliando la linea che segnala lo start di ‘Solo round the globe record’, il nome del progetto. 'Italia', che sta affrontando un percorso di 25 mila miglia (46.300 chilometri), senza assistenza e senza scalo, comincerà adesso la discesa verso il capo di Buona Speranza, avvicinandosi a mari più burrascosi. Da lì proseguirà in senso orario attorno al continente antartico, lasciando a sinistra Cape Leeuwin, in Australia, e Capo Horn, per risalire poi l'Atlantico e quindi puntare di nuovo verso il Mediterraneo, con l'obiettivo di battere il record, portato a termine in 137 giorni dal cinese Guo Chuan.
Buona parte dell'impresa si sviluppa in mari ostili, con condizioni meteo davvero estreme, al limite dei ghiacci antartici, ma il velista di Cala Gonone ha già sperimentato difficoltà in questa primissima parte dell'impresa, in particolare avvicinandosi ai 'Doldrums', la zona intertropicale dove si susseguono calme e violenti temporali. "L'Equatore io lo definisco 'un luogo' – aveva detto Mura, durante il percorso di avvicinamento a questo primo traguardo -, dove si ha l'impressione di aprire una porta e uscirne da un altra dopo aver fatto un'esperienza in un luogo unico. Incute timore e veramente lo vuoi attraversare al più presto, ma allo stesso tempo ti affascina al punto tale da volerlo rivedere".
Il velista per affrontare la sua prova sta seguendo una tecnica di riposo cosiddetta dei microsonni: due ore di veglia alternate a dormite di 20minuti. Il tutto sotto stretta osservazione medica degli staff dell'ospedale Brotzu di Cagliari e, per la parte nutrizionale, dall'università del capoluogo sardo. Mura ha a disposizione 15 ricette di piatti unici inseriti in una programma di 10giorni, che prevede tre pasti e due spuntini e che si ripeterà una dozzina di volte durante la traversata. A sua disposizione ci sono anche pasti pronti di altissima qualità messi a punto da uno chef per l'agenzia aerospaziale italiana.
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