C'è tutto il mondo del trasporto e della logistica italiani in fiera a Verona questa settimana, "quel popolo - dice Guido Grimaldi, presidente di Alis (1800 aziende associate) - che non si è mai fermato durante la pandemia e ha permesso di approvvigionare il Paese, ed è stato un messaggio importantissimo". Così Let Expo, salone della sostenibilità legato al trasporto e alla movimentazione delle merci, diventa un momento di rilancio di questa spina dorsale del Paese "un evento di sistema trasversale e dinamico" sottolinea Grimaldi. La risposta di pubblico ed espositori, registrati nei primi due giorni della manifestazione, sono un segnale di positività. "A questa fiera - riprende Grimaldi - abbiamo circa 30 mila accrediti, e c'è un'affluenza straordinaria, penso si possa arrivare a 40-50 mila persone. Oggi Alis è reputata la prima associazione di trasporto e logistica del Paese. Noi abbiamo voluto fare di più, perché in maniera sinergica mettiamo in contatto tutto il mondo del trasporto, dagli autisti ai marittimi, ai ferrovieri, soprattutto i porti e gli interporti. E questa volta abbiamo aperto anche agli Itis e alle Università, perchè il confronto è necessario". Il progetto è di far crescere ulteriormente la rassegna: "Io penso - afferma Grimldi - che questo Expo abbia le caratteristiche per poter diventare un evento euoropeo, e forse internazionale".
Alla seconda giornata di Let Expo - che prosegue fino a sabato 19 marzo - è giunto anche il saluto in video del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. E la riflessione del titolare della Farnesina non poteva che partire dalla crisi ucraina. "L'aggressione russa all'Ucraina - ha detto Di Maio - ha aggravato l'aumento dei costi dell'energia e creato nuovi ostacoli nella logistica e nell'approvvigionamento di materie prime, soprattutto provenienti da Russia e Ucraina". Di Maio ha così sottolineato l'importanza di un evento come il Let Expo di Verona, dove si affrontano "temi cruciali come quello dei trasporti e della logistica sostenibili che, in un contesto internazionale segnato da profonde tensioni geopolitiche e dalle ripercussioni economiche che ne derivano, acquisiscono ancora maggiore rilevanza". "Il 2021 - ha ricordato il titolare della Farnesina - ha segnato l'avvio della ripresa dopo la crisi pandemica, con un aumento del Pil e del commercio estero dell'Italia, nel quadro di una complessiva ripresa degli scambi". "Tuttavia - ha aggiunto - già negli ultimi mesi del 2021, abbiamo registrato strozzature nelle catene globali di approvvigionamento di materie prime e semi lavorati e criticità delle catene logistiche globali, porto l'esempio degli elevati costi dei trasporti marittimi e dei noli dei container su alcune rotte".
A conferma della trasversalità dell'expo veronese, c'è stato anche spazio per una immersione nella programmazione trasportistica di una regione importante nel sistema Italia come il Veneto. Presente alla giornata l'assessore regionale Elisa De Berti, che ha illustrato il nuovo Piano regionale dei Trasporti del Veneto. "Non sarà un piano statico - ha spiegato - ma dovrà reagire alle variabili che abbiamo imparato a conoscere in questi anni, come la pandemia e adesso la guerra". "Il Veneto - ha evidenziato De Berti - stava reagendo bene al post-Covid, con un recupero dell'80% dei flussi di traffico, addirittura con un +5% della ferrovia. Ma oggi la guerra, che ha portato il caro carburante e l'assenza di materie prime, ha accentuato la necessità di nuovi progetti per la sovranità energetica e alimentare, al di là degli interventi tampone del Governo. La politica non deve fare scelte su principi ideologici ma sui dati di fatto, e per questo il nuovo Prt è incentrato sulla fotografia dell'esistente e sulla project review. Deve avere la capacità di essere resiliente e adeguarsi in maniera tempestiva alle 'onde d'urto'".
In collaborazione con:
Alis