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Referendum
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Italicum: Renzi apre Leopolda. Cuperlo verso sì, minoranza spaccata

Vicina intesa ma Speranza consuma rottura, votiamo No

FOTO di CLAUDIO GIOVANNINI ROMA

Un banchetto colmo di gadget per il Sì al referendum accoglie i partecipanti alla settima Leopolda. Il referendum costituzionale resta infatti un tema centrale dell'edizione di quest'anno e al tema sarà dedicato il pomeriggio, con interventi di costituzionalisti e del ministro Maria Elena Boschi. La mattina invece sarà scandita da tavoli di lavoro su diversi temi, coordinati dai ministri: si lavorerà "a cattivo", ha promesso Matteo Renzi con un sorriso dal palco. Uno spazio particolare, nella prima giornata, spetta invece al terremoto che ha colpito il Centro Italia e ai temi del terzo settore. A chiudere la serata sarà una cena "solidale" a base di penne all'amatriciana. 


LA DIRETTA DALLA LEOPOLDA

"È che voi governate con Verdini, Alfano, ci dicono. Invece loro vogliono votare No con Casa Pound e Brunetta e va bene...". Lo dice il premier Renzi dal palco della Leopolda. Poi presentando il programma della manifestazione: "Brunello Cucinelli presenterà il suo progetto per Norcia e avremo una testimonianza da Lampedusa del medico di Fuocoammare. Perchè uniamo i due temi? S. Benedetto è dedicato al santo patrono dell'Ue, c'è da costruire una chiesa ma anche un'Ue che si gira dall'altra parte quando si parla di immigrazione", spiega Renzi. 
"Salvini e Mario Monti hanno la stessa idea d'Europa...". "Salvini è meraviglioso - aggiunge Renzi - perché ce l'ha sempre con l'Europa tranne il 27 del mese quando va a prendere lo stipendio".

"Intonare il canto di speranza è l'obiettivo della politica e la missione dell'Italia nella stagione che stiamo vivendo. Il nostro non è generico ottimismo", sottolinea il premier.

"Domenica ho da togliermi due o tre sassolini dalle scarpe...", spiega Renzi. "C'è un valore grande della Leopolda che chi non è mai venuto non può capire perché parte da un pregiudizio: la cosa fondamentale qui sono le persone che non fanno politica a tempo pieno nella vita, ma che quando tornano alla stazione Leopolda è come se tornassero a casa perché sanno di incrociare occhi amici e abbracciare persone che pensano che la politica non sia andare contro qualcuno", sottolinea.

Occhi puntati sulle mosse di Cuperlo.
Leopolda fino a domenica, la kermesse a Firenze su cui aleggia il referendum costituzionale del 4 dicembre.

Il documento con cui il Pd si impegna a cambiare l'Italicum dovrebbe essere chiuso sabato anche con la firma di Gianni Cuperlo. E' quanto si apprende da fonti qualificate del Pd fiduciose sul fatto che il documento sarà firmato da tutti e cinque i componenti della commissione: il vicesegretario Lorenzo Guerini, i capigruppo Ettore Rosato e Luigi Zanda, il presidente Matteo Orfini e il deputato della minoranza.

"Credo che l'oggetto del referendum non sia un esame né per il governo, né per il premier Renzi. Penso piuttosto che quando si tocca la Costituzione bisogna avere rispetto di questo e discutere sul punto guardando nel merito di una proposta di riforma che io credo essere importante per il Paese e su quella si deve votare", ha detto il presidente del Pd, Matteo Orfini. "Arriverà il momento per dare un giudizio sul governo Renzi - ha aggiunto Orfini - e saranno le elezioni del 2018. Non manca molto, dunque. Oggi, però, gli italiani sono chiamati a scegliere se cambiare questa riforma costituzionale o lasciarla intatta".

Secondo il deputato della minoranza Pd Roberto Speranza, "riforma costituzionale e legge elettorale sono due pezzi della stessa riforma. E' sempre più chiaro, giorno dopo giorno, che l'unico modo per cambiare veramente la legge elettorale è votare No al referendum di dicembre". 

Per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (Pd), "il 5 dicembre chiunque vinca, la nostra comunità non deve dividersi". Emiliano ha precisato, "sono venuto a salutare Speranza (deputato della minoranza Pd, ndr) per affetto e stima".

Quella del 2016 sarà "una Leopolda con il governo pancia a terra: ci sono l'esecutivo impegnato, i ministri impegnati, i deputati impegnati, e ci sarà anche un'attenzione alla prossimità delle cose che stanno accadendo nel paese che hanno cambiato il programma e i contenuti" della kermesse. Lo ha detto il deputato del Pd Matteo Richetti, che chiuderà la prima giornata della Leopolda 2016 a Firenze. Il suo discorso, ha annunciato, "partirà dall'Italia che abbiamo immaginato e sognato qua dentro", per arrivare "all'Italia che stiamo costruendo, una costruzione del Paese che avviene con i provvedimenti del governo e le leggi del parlamento".

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