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Riforme: Banche, giustizia, unioni civili, agenda piena alle Camere in attesa di scuola e Rai

Collegato ambientale risale addirittura a governo Letta. Tre decreti in attesa ok

In attesa della riforma della scuola e di quella della Rai sono già numerosi i provvedimenti del governo che viaggiano tra Camera e Senato.

Alcuni disegni di legge sono in Parlamento da mesi, come il collegato ambientale che risale addirittura al governo Letta, che lo approvò in Consiglio dei ministri il 12 febbraio 2014.

Per quanto riguarda i decreti, è iniziato il 6 marzo nell'Aula della Camera l'esame del dl sulle banche Popolari, che dovrebbe essere concluso la prossima settimana, per poi andare in Senato.

Dal 16 marzo l'Assemblea di Montecitorio esaminerà il decreto sulle esenzioni Imu e che prolunga i tempi per esercitare le deleghe della riforma fiscale, decreto già approvato da Palazzo Madama.

Il 23 marzo sarà la volta del decreto con le misure contro il terrorismo e che rifinanzia le missioni all'estero.

Ma molto piu' numerosi sono i disegni di legge. Viaggiano in parallelo i due disegni di legge sulla lotta alla corruzione, in Senato, e sulla prescrizione, alla Camera, entrambi all'esame delle due commissioni Giustizia: sono attesi in Aula rispettivamente il 17 marzo e il 16 marzo, ma i contrasti tra Pd e Ncd ne rallentano il cammino. Nel ddl anti-corruzione ci sono anche le norme sul falso in bilancio.

Sempre in commissione Giustizia del Senato è impantanato il ddl sulle unioni civili, anche qui per il contrasto Pd-Ncd. Renzi ha ribadito che le unioni civili sono una priorità.

C'è poi quella che Renzi considera la "madre di tutte le riforme", quella della PA, che contiene anch'essa delle deleghe. Approvato dal COnsiglio dei ministri il 23 luglio, il ddl Madia è in commissione Affari costituzionali del Senato dallo scorso 9 settembre, e da martedì inizierà il voto sugli emendamenti, fase che durerà due settimane, dopo le quali approderà in Aula. Il testo dovrà poi andare alla Camera e il ministro Madia ha detto di auspicare l'approvazione definitiva entro luglio, così da poter emanare sin da settembre i decreti legislativi.

In Senato, nella Commissione Ambiente, c'è il Collegato ambientale, una sorta di legge quadro del settore portato in Parlamento un anno fa dal governo Letta, già approvato dalla Camera a novembre: da lunedì si entra nel vivo con il voto degli emendamenti.

In Commissione Affari Europei c'è poi la legge di delegazione europea, per il recepimento delle direttive dell'Ue; questo ddl dovrà poi andare alla Camera. Il testo ha iniziato il suo iter in Commissione mercoledì scorso. Un altro provvedimento a cui Renzi tiene molto è la riforma del Terzo settore, che tra l'altro istituisce il Servizio civile universale. E' anch'essa una legge delega. L'iter è iniziato in Commissione Affari sociali della Camera lo scorso ottobre e si è nella fase di voto degli emendamenti.

Infine ci sono le due riforme istituzionali, quella elettorale e quella costituzionale del Titolo V e del Senato, entrambi alla Camera. La seconda riceverà sarà votata dall'Aula martedì e tornerà in Senato in terza Lettura, che il ministro Maria Elena Boschi ha detto di sperare sia quella definitiva. A quel punto servirebbe, dopo tre mesi, un altro doppio passaggio Camera-Senato che confermi il testo, come prevede l'iter delle modifiche della Costituzione. Anche per l'Italicum il governo spera che quella della Camera sia la lettura finale. Per entrambe le riforme i principali problemi li pongono gli esponenti della minoranza del Pd.

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