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Putin firma il decreto, 147mila coscritti per primavera

Per i media russi le autorità si preparano ad avviare una grande campagna di reclutamento per arruolare 400.000 soldati

  Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla chiamata di primavera per il servizio militare che riguarda 147.000 persone dai 18 ai 27 anni. Lo riportano le agenzie russe.

Secondo i media russi, inoltre, le autorità si stanno preparando ad avviare una grande campagna di reclutamento per arruolare 400.000 soldati, le amministrazioni regionali cercano di raggiungere l'obiettivo costringendo gli uomini ad arruolarsi. Lo scrive nel suo report postato su Twitter l'intelligence del Ministero della Difesa britannico, spiegando che Mosca ha scelto un "modello di volontariato" anche per minimizzare il dissenso. Ma, è altamente improbabile che la campagna possa attirare 400.000 veri volontari. Tuttavia, per ricostruire la potenza di combattimento in Ucraina non basterà solo il personale. 

Tutti i coscritti richiamati nella primavera del 2023 serviranno nei punti di schieramento permanente in Russia, ha affermato il contrammiraglio Vladimir Tsimlyansky, capo del dipartimento di mobilitazione dello Stato maggiore delle forze armate russe, citato da Ria Novosti. Allo stesso tempo, Tsimlyansky ha escluso la possibilità di una seconda ondata di mobilitazione: "Coloro che sono già stati chiamati al servizio militare, così come i cittadini che hanno espresso volontariamente il desiderio di partecipare all'operazione (speciale), sono abbastanza per adempiere ai
compiti assegnati", ha affermato e ha aggiunto che al momento "è aumentato notevolmente anche il numero di cittadini che hanno deciso di entrare volontariamente nel servizio militare con un contratto".

Secondo il report quotidiano dello Stato maggiore delle forze armate ucraine pubblicato su Facebook, le perdite della Russia in Ucraina fino ad oggi "hanno superato una nuova soglia psicologica: i militari russi morti in battaglia sono oltre 173mila". Nelle ultime 24 ore, afferma lo Stato maggiore di Kiev,  460 soldati russi sono rimasti uccisi in battaglia. Ieri sono stati distrutti 5 carri armati della Federazione, 3 veicoli corazzati
da combattimento, 4 sistemi di artiglieria, 9 droni di livello operativo-tattico, 3 unità di autoveicoli e 3 unità di equipaggiamento speciale.

Xi valuta l'invito di Zelensky
La Cina ha fatto sapere all'Ucraina, attraverso i canali diplomatici, di stare per ora "valutando attentamente" l'invito rivolto dal presidente Volodymyr Zelensky al presidente Xi Jinping a visitare Kiev, o almeno ad avere una conversazione telefonica diretta dopo il vertice recente del leader di Pechino a Mosca con Vladimir Putin. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, durante un intervento in video a un incontro promosso dalla Chatham House britannica. Secondo Kuleba, i 12 punti evocati da Xi a margine della sua visita in Russia su un'ipotetica pace futura sono stati un modo per "testare le acque".

Von der Leyen, la Cina ha un ruolo nel promuovere la pace
"Siamo preoccupati da ciò che sta dietro al ritorno della Cina sulla scena globale. In qualità di membro permanente del Consiglio di Sicurezza, la Cina ha la responsabilità di salvaguardare i principi e i valori che sono alla base della Carta Onu. E ha la responsabilità di svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere una pace giusta. Ma questa pace può essere giusta solo se si basa sulla difesa della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina". Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen intervenendo sui rapporti tra Ue e Cina dove la numero uno dell'esercutivo europeo si recherà la settimana prossima. "Lungi dall'essere scoraggiato dall'atroce e illegale invasione dell'Ucraina, il Presidente Xi mantiene la sua "amicizia senza limiti" con la Russia di Putin. Ma c'è stato un cambiamento di dinamica nelle relazioni tra Cina e Russia. Dalla visita è emerso chiaramente che la Cina vede nella debolezza di Putin un modo per aumentare la propria influenza sulla Russia. Ed è chiaro che l'equilibrio di potere in questo rapporto - che per la maggior parte del secolo scorso ha favorito la Russia - si è ora invertito".

007 russi, solo in pochi della cerchia di Putin sapevano dell'invasione
Solo tre o quattro persone nella cerchia ristretta di Vladimir Putin erano a conoscenza dei preparativi per l'invasione dell'Ucraina. Insieme al leader russo, ha preso in particolare la decisione di iniziare la guerra il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolai Patrushev. Lo ha dichiarato in un'intervista a Gazeta.ua il portavoce dell'intelligence della Difesa ucraina Andriy Yusov. "La decisione di scatenare una guerra - ha affermato - è la conseguenza del modello di governo russo. La Russia è una società chiusa, anche all'interno del verticismo dittatoriale. Le conseguenze sono catastrofiche", ha detto Yusov.

Dissidente, se Putin morisse la guerra finirebbe domani
"Se Vladimir Putin scivolasse su una buccia di banana e morisse domani, la guerra in Ucraina finirebbe subito": lo ha detto alla Tv nazionale australiana Abc una figura chiave dell'opposizione in Russia, Leonid Volkov, capo dello staff del leader in carcere dell'opposizione Alexei Navalny. "L'invasione non ha il sostegno nè dell'opinione pubblica russa, nè delle élite - afferma - ed è interamente un progetto del presidente".

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