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Tajani rassicurato da al-Sisi sui casi Regeni e Zaki

Il ministro degli Esteri in Egitto dopo le tappe in Tunisia e Turchia per una mediazione 'da protagonisti'

Antonio Tajani è al Cairo e sarà ricevuto dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi nell'ambito del giro di tre capitali di Nordafrica e Medio Oriente del minsitro degli Esteri italiano finalizzato a favorire una stabilizzazione della Libia. Il viaggio si inserisce nell'iniziativa del governo guidata dal primo ministro Giorgia Meloni, che sarà ad Algeri. Tajani arriva in Egitto dopo essere stato in Turchia la settimana scorsa e mercoledì a Tunisi: tutte visite finalizzate a favorire un accordo tra le parti libiche attraverso un ruolo di mediazione italiano giocato "da protagonisti", come ha avuto modo di sottolineare lo stesso ministro, il quale ha ricordato che l'Egitto è un Paese "importante per la stabilità dell'intera area". Tra l'altro è previsto per domattina un colloquio con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry.

 

Tajani in Egitto visita la cattedrale copta dell'attentato del 2016

Il ministro degli Esteri ha incontrato a Il Cairo il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi. "Sicurezza energetica, cooperazione economica e stabilità nel Mediterraneo, soprattutto in Libia, anche per contrastare immigrazione irregolare. Ho chiesto e ricevuto rassicurazioni per forte collaborazione sui casi Regeni e Zaki", ha riferito in un tweet

Il portavoce ufficiale della Presidenza della Repubblica egiziana, l'ambasciatore Bassam Rady, confermando per stamattina l'incontro fra il capo di Stato egiziano e il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, ha affermato che "l'Egitto e l'Italia sono Paesi cardine nella regione del Mediterraneo" e dintorni e che "l'Egitto è orgoglioso delle sue relazioni storiche estese e distinte con l'Italia a livello governativo e popolare". In un messaggio all'ANSA, Radi ha sottolineato "che l'Egitto non vede l'ora di sviluppare relazioni con l'Italia, operando con essa nell'ambito della solida partnership che accomuna i due Paesi al fine di sviluppare le relazioni". Rady, portavoce di Sisi dal 2017 e prossimo ambasciatore d'Egitto a Roma dove dovrebbe trasferirsi presto, ha aggiunto che il Cairo vuole sviluppare il "rapporto bilaterale" con l'Italia "su più ampi orizzonti di proficua collaborazione in tutti i campi e secondo modalità coerenti con l'antica storia dei due Paesi e della loro grande civiltà, a beneficio dei due popoli amici e dell'intera umanità".

La Libia, peraltro grande produttore di petrolio e gas e quindi potenziale fattore positivo in ogni crisi energetica come ha sottolineato lo stesso Tajani, è anche il principale punto di di transito della migrazione illegale verso l'Italia, favorita da una sostanziale spaccatura del Paese fra ovest tripolino ed est haftariano. Il ministro è dichiaratamente convinto che un accordo fra Turchia ed Egitto, influenti rispettivamente su Tripoli e Bengasi, possa facilitare lo svolgimento di elezioni e una conseguente stabilizzazione della Libia. Tajani ha comunque già sottolineato che le relazioni con l'Egitto non possono cancellare il caso di Giulio Regeni e Roma sta lavorando per una soluzione di quello di Patrick Zaki.
   

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