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Cremlino nega bombardamento del condominio a Dnipro

'Tank forniti da Occidente a Ucraina bruceranno'

La Russia ha negato di avere bombardato l'edificio residenziale a Dnipro, in Ucraina. Le forze armate di Mosca "non colpiscono edifici residenziali", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
    "Le forniture occidentali di mezzi pesanti all'Ucraina non riusciranno a cambiare la situazione sul terreno. Questi carri armati bruciano e continueranno a bruciare" ha detto Peskov citato dalla Tass.

"Avete visto tutti le conclusioni di certi esponenti ucraini i quali hanno detto che la tragedia è il risultato dell'intercettazione di un missile della difesa aerea", ha affermato Peskov. Ieri Arestovych, in un'intervista su Youtube con l'oppositore russo Mark Feigin, aveva detto appunto che il missile russo era caduto sul condominio perché intercettato dalla contraerea e per questo era stato criticato aspramente dal sindaco di Dnipro, Borys Filatov.

Ed ha lanciato anche un messaggio all'Occidente: "Le forniture di mezzi pesanti all'Ucraina non riusciranno a cambiare la situazione sul terreno. Questi carri armati bruciano e continueranno a bruciare". Peskov ha infine definito "manipolazioni informative" le notizie sui contrasti tra il corpo militare privato Wagner e il ministero della Difesa russo.

E' salito intanto ad almeno 40 il bilancio dei morti dell'attacco di Dnipro, secondo quanti hanno confermato fonti locali. Poco prima la polizia nazionale aveva parlato di 36 vittime: "tra cui due bambini, 75 feriti (tra cui 15 bambini) e 39 tratte in salvo (tra cui sei bambini)".

Sulla strage di Dnipro è intervenuto con forza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha condannato il "silenzio codardo" del popolo russo. "Il vostro codardo silenzio, il vostro tentativo di aspettare la fine di ciò che sta accadendo, finirà solo con il fatto che un giorno questi stessi terroristi verranno a prendervi", ha detto nel suo discorso serale. Zelensky ha aggiunto di aver ricevuto molti messaggi di solidarietà da tutto il mondo. E rivolgendosi ai russi nella loro lingua, ha rilevato "che anche adesso non hanno potuto pronunciare parole di condanna di questo terrore".

È probabile che il Cremlino voglia "condurre un'azione decisiva nei prossimi sei mesi" per riprendere il controllo della situazione in Ucraina dopo una serie di fallimenti e di controffensive ucraine andate a buon fine: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto, come riporta il Kyiv Independent. La Russia non è riuscita a raggiungere la maggior parte dei suoi obiettivi principali in Ucraina, osservano gli esperti del centro studi americano ricordando che le forze di Mosca non sono riuscite a catturare Kiev nei primi giorni dell'invasione, così come la totalità delle regioni di Lugansk e Donetsk.

Allo stesso tempo, le truppe ucraine hanno liberato più del 50% del territorio occupato dalla Russia da febbraio, compresa Kherson, l'unico capoluogo regionale che la Russia era riuscito a conquistare. L'istituto commenta infine che anche la campagna russa di colpire le infrastrutture critiche ucraine durante l'inverno, nel tentativo di demoralizzare gli ucraini, è stata finora un fallimento e per molti versi ha generato un maggiore sostegno alla causa ucraina.

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