(ANSA) - MILANO, 04 MAG - A fine 2023 gli asset affidati al
private banking dovrebbero attestarsi a 1.047 miliardi di euro,
riportandosi sopra i livelli del 2021. E' quanto emerso nel
corso di una conferenza stampa al termine dell'assemblea
dell'Associazione Italiana Private Banking.
Nel corso dell'anno proseguirà il percorso di ricomposizione
dei portafogli del private panking, riducendo l'accumulo di
liquidità in misura maggiore rispetto agli altri operatori,
soprattutto a favore della raccolta amministrata con un
fortissimo contributo della nuova raccolta. La risalita dei
rendimenti obbligazionari ha riaperto opportunità di rendimento
su un comparto storicamente apprezzato dalle famiglie italiane,
cioè i titoli obbligazionari (specialmente titoli di Stato).
Anche sulla raccolta gestita (fondi e gestioni patrimoniali)
si prevede una crescita maggiore rispetto agli altri operatori,
grazie al contributo dell'effetto mercato (2,9% su 5%). I
prodotti assicurativi, invece, cresceranno in linea con gli
altri operatori (3,9% del private banking rispetto al 4,2% degli
altri operatori).
Dai risultati raggiunti nel 2022, elaborati con il supporto
di Prometeia, emerge come la ricchezza gestita ha segnato una
ripresa negli ultimi mesi dell'anno, realizzando una chiusura
migliore delle attese a 994 miliardi di euro (949 la previsione
di ottobre 2022). Il modello di servizio del private banking "ci
ha consentito di raggiungere nel 2022 risultati al di sopra
delle aspettative, grazie ad un netto recupero nella seconda
parte dell'anno", afferma Andrea Ragaini, presidente
dell'associazione italiana private banking. (ANSA).