(di Monica Paternesi)
Una media di 836 al giorno, oltre 152
mila in sei mesi per oltre 25 miliardi. E' boom per le aste
immobiliari che nel primo semestre del 2019 sono aumentate del
24% dallo scorso anno. Numeri, raccolti da Astasy, società del
gruppo Gabetti, e che fotografano bene gli effetti lunghi di una
crisi decennale sul patrimonio immobiliare italiano e che non ha
cessato ancora i suoi effetti. Tutt'altro.
La società ha analizzato i 152.708 lotti di immobili
pubblicati in asta (nel primo semestre 2018 erano 128.000) nei
140 tribunali italiani dal 1 gennaio al 30 giugno, sottolineando
tra l'altro un picco di 2.370 immobili in una sola giornata, il
16 luglio ma comunque fuori dal calcolo semestrale. Un
patrimonio che, secondo Astasy, a base d'asta vale poco più di
25,5 miliardi (25.568.871.740 euro per l'esattezza) ma che se
venduto a libero mercato varrebbe 33,75 miliardi di euro.
Significativa la composizione dei beni: perché la gran parte,
ovvero il 95% (145.763 lotti) in quantità e quasi la metà in
valore è costituito da proprietà, spesso residenziali che hanno
un valore medio di 85.844 euro ed un massimo di 500 mila.
L'altra metà di valore invece è composta da solo il 5,6% degli
immobili (6.495 lotti) che da soli valgono quasi 13 miliardi
(12.910.122.522 euro). Più in generale sono 112.752 i lotti in
asta a causa di pignoramento immobiliare (pari al 74% del
totale) e 36.494 i lotti in asta a causa di fallimenti e
procedure.
"Il problema npl non è finito, ma si è solo spostato dalle
banche ai cessionari del credito", dice l'amministratore
delegato di Astasy, Marco Frigerio che sottolinea i tempi
ancora troppo lunghi della giustizia. "Nonostante i tempi dei
Tribunali siano nettamente migliorati (ben 289 giorni medi in
meno rispetto al 2018), resta comunque altissimo il tempo medio
della giustizia, stimato in 4 anni con degli altissimi
abbattimenti percentuali sul valore di aggiudicazione degli
immobili".
Pressoché invariata la distribuzione geografica delle
esecuzioni immobiliari: la Lombardia mantiene il primato (19,05%
- 27.680 lotti), seguita da Sicilia (8,85% con 13.515 lotti),
Emilia Romagna (8,53% con 13.026 lotti), Lazio (7,38% con 11.270
lotti) e Toscana (7% con 10.705 lotti). Nel 2018 le aste erano
state complessivamente 245.100 (+4% sul 2017) con un valore base
d'asta complessivo di 36,4 miliardi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA