(ANSA) - ROMA, 21 AGO - "Bisogna procedere alle demolizioni
degli immobili costruiti illegalmente". Il ministro delle
Infrastrutture Graziano Delrio torna alla carica contro la piaga
italiana dell'abusivismo e richiama tutti all'ordine, a partire
dalle Regioni, sottolineando la necessità di rispettare le
regole. Un tema tornato al centro delle cronache dopo la
sfiducia nei giorni scorsi al sindaco anti abusivi di Licata,
che proprio Delrio ha subito definito "un eroe", annunciando che
il Governo è pronto ad impugnare i condoni facili.
"La fragilità del nostro Paese dipende dal fatto che si sia
costruito troppo, male e illegalmente. Bisogna demolire
gli immobili illegali", ha sottolineato Delrio dal palco del
Meeting di Cl dove è intervenuto ad un incontro sul terremoto.
"Si possono individuare delle priorità tra quelli da demolire
prima e quelli che devono esserlo poi, ma non si può rinunciare
al fatto che la legge vada rispettata", ha aggiunto il ministro,
puntualizzando che "dobbiamo far rispettare le regole che
abbiamo e non crearne di nuove. Le regole devono essere poche,
ma devono essere fatte rispettare".
Nel mirino, la nuova ondata di sanatorie locali, contro la
quale il ministro si è scagliato già nei giorni scorsi,
definendo "non tollerabili" le difformità di vedute tra Stato ed
enti locali, soprattutto su temi come quello dell'abusivismo
edilizio: dopo aver impugnato la legge della Campania sui
cosiddetti 'abusi di necessità', ha annunciato Delrio in
un'intervista a Repubblica, il Governo è pronto a fare lo stesso
con tutte le altre norme regionali "ispirate a principi diversi
da quelli dell'interesse nazionali". In questa battaglia si
inseriscono i Verdi che chiedono al ministro di fermare
immediatamente i vari condoni che le Regioni stanno proponendo,
e soprattutto di "eliminare dai lavori parlamentari il ddl
Falanga che blocca le demolizioni in tutta Italia, anche in aree
vincolate".
Secondo gli ultimi dati di Legambiente, nel 2016 gli abusi
sono stati circa 17 mila, alimentati dalla costante dei condoni
edilizi e dalla quasi certezza che l'immobile non verrà
demolito. Tra il 2003, ultimo anno in cui era possibile
presentare la domanda di condono edilizio, e il 2011, il Cresme
ha censito la cifra record di 258 mila case abusive, per un
giro d'affari illegale, basato sui numeri e sui valori
immobiliari medi, che Legambiente valuta in circa 18,3 miliardi
di euro. Restano intanto al palo le demolizioni: quelle eseguite
nei comuni capoluogo di provincia dal 2000 al 2011 sono state
appena 4.956, ovvero il 10,6% delle 46.760 ordinanze emesse. Una
percentuale che crolla al 4% nella provincia di Napoli e rasenta
lo zero a Reggio Calabria e Palermo. (ANSA).