(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Il ribasso del prezzo dell'energia da
fine 2022, che rimane comunque ben al di sopra
dei livelli di due anni fa, "sta favorendo la riduzione
dell'inflazione in Italia e Europa (seppur su valori ancora
elevati) e questo lascia intravedere la fine del rialzo dei
tassi entro il 2023 (non prima di un altro paio di aumenti)". E'
la valutazione del Centro Studi di Confindustria. Se
l'inflazione generale cala, cresce invece il costo delle materie
prime non energetiche (+16,8% i metalli) e anche la dinamica dei
prezzi al netto di energia e alimentari è in salita (+4,6% da
+4,2%), per la trasmissione dei rincari sugli altri beni.
(ANSA).