(ANSA) - VENEZIA, 15 FEB - Le imprese venete sempre più
soggette a reati informatici. Nell'ultimo anno sono cresciuti
del 21,2%, un valore più alto rispetto alla media nazionale
fermatasi ad un +18,4%. Settima regione in questa classifica in
cui svettano Toscana (+35,5%), Puglia (+25%) e Lombardia
(+24,8%). L'incidenza del fenomeno in Veneto è pari a 59 denunce
ogni 10 mila abitanti, anche in questo caso con una intensità
superiore alla media italiana (54). Inoltre, secondo la
rilevazione tematica di Eurobarometro della Commissione europea
in Italia la quota di micro, piccole e medie imprese che
nell'ultimo anno ha fronteggiato almeno un attacco informatico è
del 37%, superiore di 9 punti percentuali rispetto al 28% della
media Ue. Per il presidente di Confartigianato Imprese Veneto
Roberto Boschetto "la sicurezza informatica è sempre più un
fattore cruciale per le Mpi. L'Istat stima che il 42,1% delle
Mpi lo considera molto importante o cruciale".
"Il recente attacco hacker verificatosi su scala mondiale nei
giorni scorsi -prosegue Boschetto- è stata una probabile azione
di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un
'riscatto'. Quest'ultima crisi, in un contesto di crescente
digitalizzazione dell'economia, ripone in primo piano il tema
della sicurezza informatica di enti e imprese, sicurezza
-sottolinea Boschetto-, che deve però andare di pari passo con
la qualità della connessione Internet - sia fissa sia mobile".
(ANSA).