(ANSA) - ROMA, 07 FEB - Legare il concetto di Made in Italy a
tutto il processo produttivo alimentare, partendo dalla materia
prima di origine italiana fino ad arrivare al luogo della
trasformazione. Lo ha detto Confcooperative, in audizione nella
Commissione Attività produttive della Camera in merito
all'indagine conoscitiva sul Made in Italy e la valorizzazione e
lo sviluppo dell'impresa italiana, nel sottolineare la necessità
di rafforzare strumenti per proteggere l'italianità della
governance di alcune imprese alimentari, soprattutto nel settore
primario e del latte in particolare.
In questo senso, per orientare in modo più efficace le
risorse a disposizione, eventuali strumenti di tracciabilità,
come la blockchain, potrebbero garantire l'attribuzione della
distintività Made in Italy a prodotti frutto di una filiera
davvero tutta italiana. Secondo il sistema cooperativo, inoltre
è necessario coordinare maggiormente le autorità pubbliche
coinvolte nella valorizzazione e nella tutela del Made in Italy,
affiancandole ad uno stretto coordinamento interministeriale di
carattere tecnico (Maeci, Masaf, Mimit, Minisal), con la
partecipazione delle principali organizzazioni di
rappresentanza;. Occorre infine investire su piattaforme
logistiche nazionali, ha sottolineato Confcooperative, "per
facilitare l'export di prodotti agroalimentari, soprattutto
quelli a shelf-life ridotta, in mercati lontani; quelli dove si
registra una domanda potenzialmente crescente che le nostre
imprese fanno fatica a soddisfare a causa degli eccessivi costi
di trasporto dei prodotti e delle difficoltà logistiche".
(ANSA).