(ANSA) - MILANO, 03 FEB - "Ad inizio anno si è registrato un
gradito ritorno alla
crescita dell'economia terziaria italiana", ha commentato Paul
Smith, economista di S&P Global Market Intelligence, anche se il
"sottostante profilo di crescita del settore resta abbastanza
debole e le preoccupazioni sulla forza di ripresa persistono",
alimentate da uno "spettro dell'inflazione" che "è ancora
presente.
La ripresa dell'attività è stata imputata "all'aumento del
flusso dei nuovi ordini, in rialzo per il secondo mese
consecutivo". "La crescita - prosegue S&P - è stata forte, la
più alta da maggio 2022, ed è stata collegata al miglioramento
della domanda".
Le aziende hanno inoltre "assunto personale aggiuntivo,
estendendo un andamento mensile iniziato a maggio 2021". Gli
incrementi occupazionali sono arrivati "in un momento di
crescente ottimismo nei confronti del futuro", con il livello di
fiducia "salito al valore più alto degli ultimi nove mesi,
spinto dalla speranza di un calo dell'inflazione e di una
generale stabilizzazione delle condizioni economiche", anche se
persistono "preoccupazioni sulla forza della ripresa e
l'ottimismo è "storicamente basso" per via della guerra in
Ucraina.
Sul fronte dell'inflazione, la crescita dei costi gestionali
ha continuato "decisamente" a diminuire a gennaio, "scendendo ai
minimi in 15 mesi" anche se i prezzi, "continuano ad aumentare a
ritmi storicamente elevati". "Le aziende hanno segnalato il
continuo aumento dei prezzi imposti dai fornitori, con le spese
salariali che contribuiscono al rialzo dei costi operativi". La
risposta è consistita con un aumento dei prezzi di vendita,
"aumentati per il sedicesimo mese consecutivo", in quello che è
stato "il più alto rialzo in più di 25 anni di raccolta dati".
(ANSA).