(ANSA) - TORINO, 24 GEN - La crisi energetica degli ultimi 18
mesi protrarrà i suoi effetti anche nel 2023 insieme
all'accelerazione della transizione energetica verso le fonti
rinnovabili. Lo hanno sottolineato Confindustria Piemonte,
Confindustria Valle d'Aosta che hanno organizzato con UniCredit
il convegno "Gas & energy, contesto di mercato e strumenti di
copertura".
"Nel 2022 l'extra costo per gas ed energia in Piemonte ha
superato i 5 miliardi. In termini assoluti si tratta di quasi il
4% del Pil regionale, che nonostante le difficoltà è comunque
tornato ai livelli pre-Covid, superando i 140 miliardi. Il
Governo è intervenuto in manovra di bilancio destinando 21 dei
30 miliardi proprio a questo capitolo di spesa ma da aprile
questi fondi non saranno più disponibili. È ormai indispensabile
agire con interventi strutturali per il medio e lungo termine"
ha commentato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco
Gay. "A livello europeo la presidente della commissione Ursula
von der Leyen ha promesso un piano per la transizione ecologica
dal forte impatto, parlando al World Economic Forum di Davos.
L'auspicio è che si avvicini ai tre interventi appena varati
dagli Stati Uniti, che muoveranno centinaia di miliardi di
dollari tra sgravi e spese con l'obiettivo di ridurre
l'inflazione, offrendo sostegno all'energia pulita e alla
manifattura. Perché solo con una crescita organica del Pil,
possiamo guardare con serenità a questo anno e anche al
completamento dei progetti previsti dal Pnrr entro il 2026" ha
aggiunto la vicepresidente di Confindustria Valle d'Aosta,
Lisanna Mancuso. (ANSA).