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Confesercenti, nel 2022 bruciati 41,5 miliardi di risparmi (2)

(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Se si considerano, infatti, anche abbigliamento, bevande e alimenti, la parte di bilancio occupata dai consumi obbligati o quasi sale al 77%, lasciando meno di un quarto (il 23%) disponibile per altro. Il quadro delle abitudini di spesa, però, si è modificato anche per chi ha una capacità di spesa maggiore. Per il 40% di famiglie con un reddito medio la quota di bilancio assorbita da bollette e spese per la casa passa dal 35% del 2019 al 45% stimato per quest'anno, mentre la spesa per alimentari e bevande si riduce dal 25 al 23%, e quella da dedicare ad altre spese subisce un crollo, scendendo dal 40% al 32%.
    Nel confronto con il pre-pandemia, Confesercenti evidenzia che le spese per utenze e alimentari registrano una crescita rispetto al periodo antecedente al Covid, rispettivamente del +45,5% e +6,1%.
    "Covid, caro-energia ed inflazione hanno rivoluzionato in senso negativo i bilanci delle famiglie negli ultimi tre anni, portando ad un vero e proprio tracollo di spesa per la grande maggioranza delle voci di consumo", commenta la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise. "Gli indicatori per il 2023, con un'inflazione che arriverà a sfiorare il 6%, confermano la difficoltà del quadro: il rischio è che la frenata della ripresa dei consumi abbia gravi conseguenze sulle prospettive di crescita del Paese. È indispensabile agire con politiche economiche espansive e di sostegno al potere d'acquisto e ai consumi - sottolinea -. A partire dalla detassazione degli aumenti retributivi, per far ripartire la contrattazione e i salari in un momento difficile sia per le imprese che per le famiglie; ma serve anche una diminuzione generale, e consistente, della pressione fiscale". (ANSA).
   

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