(ANSA) - ROMA, 18 GEN - Dei 247 interventi prioritari, si
legge nel rapporto, il 39% riguarda le regioni del Mezzogiorno,
il 21% quelle del Nord Est, il 21% quelle del Centro e il 19%
quelle del Nord Ovest.
Il sistema viario è il più coinvolto: il 44% delle priorità
interessa questa via di transito, il 33% riguarda invece il
sistema ferroviario, il 6% quello portuale, il 6% quello
interportuale e il 5% quello aeroportuale. Il restante 6% è
relativo al sistema idroviario, ciclabile e alla governance.
Gli interventi relativi al sistema viario e ferroviario
assorbono oltre il 90% del valore economico complessivo, mentre
i nodi (porti, interporti e aeroporti) si fermano a 11,5
miliardi di euro (5%).
Il valore degli interventi prioritari per rilanciare il
Mezzogiorno supera i 90 miliardi di euro, di cui 57 dedicati al
sistema ferroviario.
I primi 10 interventi più onerosi assorbono il 40% del valore
totale di oltre 200 miliardi di euro. Le opere più costose sono
l'Alta velocità Salerno-Reggio Calabria, il completamento e la
messa in sicurezza della A2 Autostrada del Mediterraneo,
l'ammodernamento della Statale Jonica, tutti interventi
particolarmente sollecitati dalle imprese calabresi; la linea
ferroviaria Adriatica, indicata dalle imprese marchigiane; il
potenziamento infrastrutturale e il raddoppio della linea
Pescara-Roma, segnalata dagli imprenditori abruzzesi; la
realizzazione dell'Alta Velocità/Alta capacità Napoli-Bari,
indicata dalle imprese campane; il nuovo collegamento AV/AC
Palermo Catania e il completamento del raddoppio della linea
ferroviaria Palermo-Messina, particolarmente cari alle attività
siciliane; la Gronda di Genova e la realizzazione della bretella
Carcare-Predosa, alle quali sono molto interessate le imprese
liguri. (ANSA).