(ANSA) - BOLOGNA, 15 MAG - Nel 2017, con 60 miliardi di beni
esportati, il 13,4% del totale, l'Emilia-Romagna è stata la
terza regione esportatrice, +6,7% rispetto al 2016. E' la foto
del territorio scattata dagli esperti di Sace Simest, il polo
dell'export e internazionalizzazione del Gruppo Cdp, al convegno
"L'export dell'Emilia-Romagna tra dazi, Trump e instabilità
geopolitica" organizzato con Confindustria, per presentare la
Country Risk Map 2018.
Sul mercato europeo, Francia, Spagna e Polonia hanno
garantito ottime opportunità alle imprese della regione. Ma
segnali incoraggianti sono arrivati anche dai mercati a elevato
potenziale (livello di rischio medio-basso) come evidenziato
nella Country Risk Map. È il caso di Cina, Giappone e Corea del
Sud, ma anche Brasile, Messico e Perù, che continueranno a
fornire domanda importante per i prodotti Made in Italy. Solo
nel 2017 il polo Sace Simest ha servito 1.600 aziende
dell'Emilia-Romagna, in prevalenza Pmi, mobilitando 1,4 mld di
risorse a sostegno di export e investimenti. (ANSA).