Il 2023 porterà una recessione globale, con l'economia che continuerà ad essere segnata dalle tensioni geopolitiche e la Fed e la Bce che continueranno nella stretta monetaria.   E' la sintesi del Chief Economists Outlook, una survey fra i capi economisti delle maggiori istituzioni finanziarie e aziende. I due terzi, il doppio rispetto allo scorso settembre, considerano una recessione globale "estremamente probabile".
Tutti gli economisti intervistati si aspettano una crescita debole o molto debole, in Europa, il 91% nutre lo stesso giudizio per gli Usa. GIudizio diviso per la Cina, dove la scelta di abbandonare la policy Zero Covid darebbe una spinta alla crescita, ma con ripercussioni dall'impatto sanitario tutte da valutare.Â
Virano in nero le aspettative dei Ceo globali: tre su quattro sono convinti che l'economia globale andrà in negativo nei prossimi 12 mesi, mentre il 40% teme per l'impatto delle sfide del prossimo decennio. A suonare l'allarme per i decisori politici è la 26esima Annual Global Ceo Survey di PricewaterhouseCoopers, un'indagine fra 4.410 ceo in 105 Paesi e rivelata oggi in apertura del Forum di Davos. "Un'economia volatile, inflazione ai massimi di decenni, la conflittualità geopolitica hanno contribuito a portare a un livello di pessimismo fra i Ceo che non si vedeva da un decennio", commenta Bob Moritz, global chairman di PwC.
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