"Nessuna manovra estemporanea: riduciamo il debito nel nostro interesse con una strategia che protegge la crescita". Così, in un tweet, il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan definisce la strategia di finanza pubblica portata avanti finora dall'Italia e illustrata nella lettera di risposta inviata ieri alla Commissione Ue.
"Il mutato atteggiamento degli Usa verso le istituzioni multilaterali e il libero commercio, e la possibilità concreta di una concorrenza fiscale in Europa", che potrebbe arrivare dalla Gran Bretagna post-Brexit, "pongono un rischio per le economie aperte come l'Italia". Si legge nel documento sui fattori rilevanti che influenzano il debito pubblico, che accompagna la lettera del Tesoro alla Commissione Ue. Nel documento si ricorda che per l'Italia come per altre economie "gioca un ruolo cruciale l'accesso ai mercati esteri e agli investimenti diretti dall'estero".
 "Nell'ambito del lavoro di definizione della politica economica di medio periodo, e quindi in vista del Def, il Governo prenderà tra l'altro provvedimenti di contrasto all'evasione fiscale in continuità con quelli già adottati nel recente passato, estendendone la portata, e di riduzione della spesa, anche grazie alla nuova modalità di costruzione del bilancio dello Stato". Lo afferma il Mef comunicando l'invio a Bruxelles della lettera corredata dal Rapporto sui fattori rilevanti che influenzano la dinamica del debito.
Il governo intende continuare sulla strada di un consolidamento dei conti "favorevole alla crescita e delle riforme strutturali. Un ritmo di aggiustamento eccessivamente accelerato danneggerebbe l'economia in un momento di accresciuta incertezza geopolitica ed economica a livello globale": lo afferma il Mef nella lettera inviata a Bruxelles.
"Basandosi su stime più realistiche e più ampiamente negative dell'output gap, inserite nel rapporto, la politica di bilancio italiana nel 2017 e programmata per il 2018 e 2019 è completamente rispettosa con il Patto di stabilità e crescita". Lo scrive il Mef nella lettera di risposta all'Ue sulle richieste di aggiustamento dei conti. Â