Il governo mette il turbo. Dopo il successo alle elezioni europee, Renzi e i suoi ministri premono sull'acceleratore delle riforme e annunciano tempi stretti per le novità legislative. In primis per il ddl delega sul lavoro, la seconda gamba della riforma del mercato voluta dal presidente del consiglio, che, secondo Giuliano Poletti, potrà essere pronto entro l'anno. Rispetto alla tabella di marcia finora prevista, l'anticipo sarebbe di circa sei mesi e segnerebbe un vero e proprio record per un ddl delega che di solito, per complessità della materia e di iter parlamentare (vedi ad esempio delega fiscale "rimpallata" più volte tra le due Camere) richiede tempi molto più diluiti. "La legge delega - ha annunciato il ministro - è immaginabile che si chiuda entro la fine dell'anno e se ciò accadesse noi saremo in grado di metterla rapidamente a regime". Al testo sta lavorando da qualche settimana la Commissione Lavoro del Senato, incaricata di "riempire" di contenuti lo schema indicato dal governo composto al momento di due capi e sei articoli: dagli ammortizzatori sociali, ai servizi per il lavoro e delle politiche attive, dal riordino dei rapporti di lavoro e al sostegno alla maternità e alla conciliazione. Tra i diversi punti rientrano, in particolare, i criteri e i principi per la revisione della cig e per l'introduzione dell'assegno universale di disoccupazione, del contratto a tutele crescenti, del compenso orario minimo, per l'istituzione dell'Agenzia nazionale per l'occupazione fino ad un 'tax credit' per le mamme. "Credo che si stia camminando in maniera veloce perché già oggi il presidente della Commissione Lavoro ha dichiarato l'intenzione di chiudere la parte di discussione e l'approvazione a Palazzo Madama del testo di legge delega entro luglio. - ha detto Poletti - Se ciò accadrà significa che già a settembre si potrà avere in Aula alla Camera lo stesso testo e quindi farlo camminare velocemente". Naturalmente, ha aggiunto il titolare del Lavoro, "se nel merito le posizioni interne alla maggioranza e in Parlamento saranno sufficientemente vicine si potranno evitare più passaggi parlamentari, quindi io credo che sia possibile farlo rapidamente".