Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cronaca
  1. ANSA.it
  2. Cronaca
  3. Ucciso per vendetta durante festa per mondiali 2006, due arresti

Ucciso per vendetta durante festa per mondiali 2006, due arresti

A Napoli, per avere colpito fratellino camorristi con bandiera

(ANSA) - NAPOLI, 14 MAR - Fu vittima di una vendetta, Michele Coscia, ucciso il 9 luglio del 2006 a Napoli durante i festeggiamenti per la vittoria dell'Italia ai mondiali, solo per avere involontariamente colpito il fratellino dei suoi assassini con la bandiera che stava sventolando. A fare luce sulla vicenda sono stati i carabinieri della Compagnia Vomero, coordinati dalla Procura di Napoli, che oggi hanno notificato due arresti ai fratelli Luigi e Nicola Torino, 45 e 43 anni, il secondo già detenuto, entrambi figli del capo dell'omonimo clan ritenuto dalla DDA legato alla famiglia malavitosa dei Lo Russo. I due fratelli rintracciarono Coscia e lo uccisero malgrado la presenza di molte altre persone, due delle quali rimasero anche accidentalmente ferite.
    Determinanti per fare luce sulla vicenda sono state le dichiarazioni di un testimone oculare, che era in compagnia della vittima: l'uomo disse che il ragazzino venne colpito mentre era seduto su uno scooter, davanti a un bar di corso Chiaiano. Il ragazzino reagì insultando Coscia il quale colpì il parabrezza del motociclo, rompendolo. L'amico di Coscia offrì anche un risarcimento da 100 euro, ma il ragazzino rifiutò i soldi.
    Dopo un breve passaggio a casa l'amico di Coscia tornò davanti al bar dove vide il ragazzino indicare a delle persone che erano insieme con lui su tre scooter colui che l'aveva colpito e rotto il parabrezza dello scooter: una di queste, poi identificata, cominciò a sparare diversi colpi di pistola contro Coscia, ferendo alle gambe un altro amico della vittima e una ragazza. Dall'autopsia emerse che la Coscia era stato raggiunto da ben sette proiettili. (ANSA).
   

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie