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Un sorriso anche in ospedale, dopo la pandemia torna la pet therapy

Ripartono gli incontri e il primo appuntamento è all'ospedale San Raffaele di Milano

Nina e Dafne hanno attraversato i corridoi, hanno annusato tutto intorno e hanno incontrato dei piccoli amici, più o meno della stessa età e poi...si sono fatte accarezzare. Nina e Dafne sono un golden retriver e un labrador che hanno passato un pomeriggio con i bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell'ospedale San Raffaele di Milano, dove, passata la pandemia, è stato riattivato il progetto di Pet Therapy.

Il progetto si chiama Basta una zampa, è stato ideato da For a Smile Onlus e sostenuto e sponsorizzato da Elanco, con lo staff dei coadiutori professionisti I.A.A. della Cooperativa Tempo per l’Infanzia per bambini e ragazzi ricoverati presso l’Unità di Pediatria. Da oggi e per i prossimi sei mesi, gli incontri con i cagnolini del progetto Basta una Zampa si terranno due volte al mese presso l’Unità di Pediatria. L'ospedale San Raffaele aveva già ospitato nel 2019 Il progetto Basta una zampa, che a 7 anni dalla sua nascita, ha dato sostegno a più di 35mila bambini in 8 diverse realtà ospedaliere sul territorio italiano ma poi la pandemia da Covid-19 ha interrotto le attività

Alla domanda su quale possa essere il beneficio della pet therapy, a livello clinico, per i piccoli pazienti ricoverati  la dottoressa Maria Pia Guarneri, pediatra del Gruppo San Donato, risponde che sarà “un beneficio molto grande perché li aiuterà in un progetto di risocializzazione, il cane gli darà la possibilità di riavvicinarsi a nuovi rapporti umani, dopo anni in cui, per la pandemia, i rapporti umani sono stati limitati. Oggi abbiamo riaperto le porte al gioco e ai sorrisi”.

"La nostra associazione, For a Smile onlus, nasce con questo progetto e ricominciamo con tutti gli ospedali in Italia - afferma la presidente Ludovica Vanni -. Siamo contenti perché abbiamo attività in pediatria, con tanti bambini in terapia ai quali possiamo portare un sorriso. Crediamo molto in questa attività, soprattutto alla luce di nuova ricerca realizzata in Canada sulla pet therapy negli ospedali, dalla quale è emerso che che dopo 10 minuti (di attività di pet therapy) nei bambini, c’è un calo dei battiti cardiaci e scende la glicemia e c'è un miglioramento generale delle condizioni di salute. Quando un bambino vede un amico a quattro zampe che gli corre incontro accade che la routine della vita ospedaliera all’improvviso cambia. Si accende la curiosità e la voglia di scendere dal letto e giocare. La Dog-Pet Therapy aiuta i piccoli pazienti ad aumentare la fiducia in se stessi, riducendo la tensione e migliorando il loro benessere psico-fisico, donando così gioia anche alle loro famiglie".

Milano, torna al San Raffaele dopo la pandemia il progetto 'Basta una zampa'

L’obiettivo del progetto è quello di migliorare il percorso di cura dei piccoli pazienti attraverso stimoli sensoriali e emozionali, attività ludico-creative, di socializzazione, di conoscenza viene promossa l’interazione uomo-animale con lo scopo del reciproco benessere. L’esperienza di dog-pet therapy con i piccoli pazienti punta a: aumentare la fiducia in se stessi,elaborare il linguaggio verbale e non-verbale nella comunicazione, promuovere il senso di protezione in una fase dominata dall’incertezza, regalare un momento dove poter sfogare le proprie emozioni, migliorare alcuni aspetti motori, migliorare lo spirito di gruppo.

Pet therapy, Giarnieri (San Raffaele): 'Cane cruciale per socialita' bambini'

Cos'è la Pet Therapy
Già nel 1961, il neuropsichiatra infantile Boris Levinson aveva evidenziato come la vicinanza di un animale da compagnia, in particolare il suo cane, avesse effetti benefici su un bimbo affetto da autismo. L’utilizzo
di animali da compagnia ai fini di Pet Therapy è stato riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003, ma di fatto già dal 1997 il Ministero della
Salute ha finanziato diverse sperimentazioni rivolte a persone con disturbi cognitivi, comportamentali e psicologici. Nel 2009, è stato poi istituito dal Ministero presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle
Venezie il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con animali (pet therapy), che si occupa di creare linee guida nazionali per gli interventi assistiti dagli animali, studiare nuovi campi di applicazione e formare gli operatori.

"L’interazione con gli animali aiuta sia i pazienti che le loro famiglie ad allentare la tensione e lo stress del ricovero, creando una complicità con il cane che dà gioia e serenità», afferma il dottor Graziano Barera, primario di Pediatria dell’IRCCS ospedale San Raffaele.



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