(ANSA) - MILANO, 25 GEN - E' stato condannato a 10 anni di
reclusione e a 60mila euro di multa un 30enne, arrestato nei
mesi scorsi anche con l'accusa di violenza sessuale, che sui
social fingeva di essere un ragazzino di 14 anni e in questo
modo avrebbe adescato, in particolare via WhatsApp, bambine tra
i dieci e i tredici anni che, ignare della sua vera identità,
gli inviano foto in atteggiamenti privati. Lo ha deciso oggi il
gup di Milano Ilaria Ramundo con rito abbreviato (sconto di un
terzo sulla pena).
Stando alle indagini sul caso di pedopornografia online,
coordinate dal pm di Milano Giovanni Tarzia, sarebbero state 26
le giovanissime vittime cadute nella rete creata dall'uomo
finito ai domiciliari (la Procura aveva chiesto il carcere) con
l'accusa di detenzione, cessione, produzione, tentativo di
produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale,
contestata anche se avvenuta via internet e aggravata dalla
minore età delle vittime.
L'inchiesta milanese era partita dalla denuncia ai
carabinieri della famiglia di una delle bambine che, dopo aver
conosciuto l'uomo, si mostrava sempre più turbata. Con l'aiuto
di uno psicologo aveva raccontato tutto permettendo agli
investigatori di arrivare all'uomo, un 30enne con un lavoro e
una fidanzata. (ANSA).