"Quanto ancora dovremo aspettare
per il memoriale? Senza memoria non c'è progresso e le vittime
del crollo di ponte Morandi non devono essere per alcuna ragione
dimenticate". Alla vigilia del quarto anniversario del crollo
del viadotto sul Polcevera, che il 14 agosto 2018 ha provocato
la morte di 43 persone, Egle Possetti, presidente del comitato
Ricordo vittime ponte Morandi, torna a chiedere che si velocizzi
l'iter per la realizzazione del memoriale che dovrebbe sorgere
al posto del capannone dove la Procura ha conservato i reperti.
A luglio, in concomitanza con l'avvio del processo, è arrivato
il via libera allo spostamento di parte delle macerie ma ancora
nulla si è mosso. "Pensavamo che con il progetto definito e con
il nulla osta allo spostamento dei reperti si potesse procedere
più velocemente, invece". La prima pietra, del tutto simbolica,
del cantiere era stata posta dalle istituzioni nel corso della
cerimonia di commemorazione del 14 agosto 2021. Dal Comune hanno
spiegato che per la progettazione definitiva bisognerà attendere
ancora perché ci sono da risolvere anche alcune interferenze con
la linea ferroviaria ma l'amministrazione conta di mettere a
gara l'opera al più tardi in ottobre.
Quattro anni dopo la tragedia intanto Genova torna a ricordare:
il primo appuntamento organizzato dal Comune di Genova sarà
domani alle 21 alla Radura della Memoria, sotto il nuovo ponte
San Giorgio, con un concerto di musica classica e sacra eseguito
dall'Accademia del Chiostro. Domenica la commemorazione alle
10.30 con il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e
con 43 bambini che consegneranno pensieri ai familiari delle
vittime. Alle 11.36, ora del crollo, un minuto di silenzio e il
suono delle sirene delle navi in porto e delle campane di tutta
la diocesi.
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