Arriva la neve al Nord e in Sardegna. La Protezione Civile ha emesso un'allerta meteo: dalle prime ore, indica l'avviso, ci saranno nevicate fino a quote di pianura su Lombardia, Emilia-Romagna, entroterra ligure, Toscana settentrionale e orientale, con accumuli al suolo da deboli a moderati, puntualmente abbondanti sui rilievi; sopra i 300-500 metri, sul resto della Toscana, con accumuli al suolo da deboli a moderati.
Si prevedono inoltre nevicate, sopra 400-600 metri, sulla Sardegna, con accumuli al suolo deboli. Venti forti o di burrasca, dai quadranti occidentali, dapprima sulla Sardegna in estensione, dalla sera, a Sicilia e Calabria.
Mareggiate lungo le coste esposte.
A una settimana esatta dalla nevicata che ha interessato Genova e l'entroterra, la Liguria sarà investita da questa sera da una nuova perturbazione a carattere freddo che riporterà la neve su parte del territorio. Arpal ha emanato una allerta per neve, gialla (la più bassa) su centro e levante, arancione sull'entroterra genovese, da questa sera fino a mercoledì pomeriggio.
La nuova perturbazione con il carico di aria fredda coinvolgerà per primi i versanti padani con precipitazioni nevose che, dalle prime ore della notte, potranno coinvolgere anche le zone costiere della parte centrale della regione.
In costa, tuttavia, le precipitazioni dovrebbero cominciare sotto forma di pioggia, e molto dipenderà dal calo termico associato allo sviluppo dei rovesci, collegati al possibile afflusso di aria fredda in arrivo dalla Pianura Padana spiega Arpal in una nota. Dalla parte centrale della giornata, temporaneo miglioramento a partire da ponente, in estensione alla parte centrale della regione, con residue precipitazioni pomeridiane, anche nevose, sull'interno del genovese.
In Toscana sono previste nevicate a quote collinari. La Sala operativa unificata permanente ha emesso un codice giallo per neve che interesserà quasi tutta la Regione (ad esclusione delle isole e della costa maremmana) con validità dalle cinque alla mezzanotte di mercoledì 30 gennaio.
Possibili deboli nevicate al mattino fino al fondovalle di Lunigiana e Garfagnana con probabili lievi accumuli. In questa fase non si escludono (bassa probabilità) deboli nevicate con accumuli non significativi fino a quote di pianura sul Valdarno inferiore, lucchesia, entroterra pisano e livornese.
Peggioramento più consistente dalla seconda parte della mattinata a partire dalle zone occidentali, con nevicate a quote collinari, in estensione al resto della regione nel corso del pomeriggio. Attenuazione dei fenomeni in serata e nottetempo con nevicate che tenderanno ad isolarsi sulle zone appenniniche. Quota neve generalmente attorno a 300 metri sul Centro-Nord della regione (localmente inferiori sulle zone appenniniche e sul fondovalle del Mugello, Casentino e Val Tiberina), attorno a 400-500 sul Grossetano e rilievi dell'isola d'Elba.
Torna il gelo in Abruzzo, soprattutto in provincia dell'Aquila, con il picco di 27,8 gradi sotto lo zero registrato ai Piani di Pezza, a 1.450 metri di quota. È quanto emerge dalle rilevazioni della rete meteo dell'Associazione Meteorologica Caput Frigoris. Le temperature nell'aquilano sono precipitate in molti Comuni con le temperature minime registrate nella notte sotto allo zero: tra le città più fredde sono da segnalare i -4,8 a Navelli, -5,4 all'Aquila Ovest, -5,8 ad Avezzano e -3,6 a Carsoli. Oltre i mille metri di quota sono da segnalare i -23,6 di Campo Felice (L'Aquila), -16,9 gradi a Roccaraso (L'Aquila) -12,7 gradi sull'Altopiano delle Cinquemiglia (L'Aquila), -10,6 gradi al Rifugio Franchetti (Teramo), -14,8 a Rocca di Mezzo (L'Aquila), -9,9 a Passo Godi (L'Aquila), -10,7 a Pescasseroli Vallechiara (L'Aquila), -10,3 a Ovindoli (L'Aquila). Nelle altre tre province abruzzesi le temperature minime hanno oscillato tra lo zero e massimo cinque gradi.