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Muore in attesa di essere trasferito, si indaga per omicidio colposo

Il Padre, lo hanno ammazzato. Il ministro Lorenzin invia una task force

La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo per la morte del 23enne Antonio Scafuri, avvenuta dopo che il giovane è stato o ricoverato in codice rosso all'ospedale Loreto Mare ed ha atteso alcune ore prima di essere sottoposto ad un esame diagnostico. Dopo gli atti urgenti svolti dal pm Fabio De Cristofaro, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, il fascicolo è stato assegnato al pm Michele Caroppoli della sesta sezione coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio. Gli inquirenti eseguiranno una serie di accertamenti preliminari, tra cui l'acquisizione della cartella clinica e l'audizione di alcuni testimoni, prima di procedere alla nomina di un consulente medico legale per l'autopsia. L'esame medico sarà svolto in settimana. Con l'affidamento dell'incarico al consulente saranno contestualmente emessi gli avvisi di garanzia nei confronti degli indagati.

Direttore Asl, interrogatori a personale - "Voglio una battaglia di verità, ho disposto un'indagine ispettiva interna e da stamattina il servizio ispettivo procede ai primi interrogatori al personale medico e paramedico e a tutti coloro che hanno avuto un collegamento diretto o indiretto con la vicenda". Lo ha detto Mario Forlenza, direttore generale della Asl Napoli 1 all'esterno dell'ospedale Loreto Mare, dopo la morte del 23nne di Torre del Greco che ha atteso per quattro ore al Pronto Soccorso del nosocomio. Forlenza ha spiegato che gli ispettori dell'Asl, come quelli del ministero della Salute, avranno "pieno accesso ai turni di servizio e sentiranno tutti gli addetti sanitari presenti quella notte, verificando anche se c'erano i protocolli per il trasporto secondario verso altri ospedali. Si dovrà capire anche quanti sanitari erano in ferie e se i turni sono stati coperti adeguatamente". Il direttore generale dell'Asl sta programmando anche una visita privata a casa dei genitori del ragazzo morto

Il Padre, lo hanno ammazzato - ''Mio figlio è stato ammazzato. Mentre lui moriva, al pronto soccorso litigavano per decidere chi dovesse salire sull'ambulanza che doveva portare Antonio a fare una angiotac. Vogliamo la verità: chi ha ucciso un ragazzo di 23 anni deve pagare''. Così all'ANSA Raffaele Scafuri, padre di Antonio, il giovane 23enne morto, dopo quattro ore di attesa in codice rosso, nell'ospedale Loreto Mare dove era arrivato a causa delle gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto a Ercolano il 16 agosto.

Padre, pretendiamo verità - ''Ci fu consentito di vedere nostro figlio dopo le 15 quando già era deceduto. Era freddo, segno che era morto da tempo. Pretendiamo la verità'' dice all'ANSA Raffaele Scafuri, padre di Antonio, il ragazzo 23enne morto nell'ospedale Loreto Mare di Napoli dove era stato ricoverato a causa delle ferite riportate in un incidente stradale e dove, secondo la denuncia resa nota dal consigliere regionale Francesco Borrelli, ha atteso quattro ore in codice rosso per un esame. L'uomo ricorda che, dopo l'angiotac, il figlio ''era stato portato in Rianimazione a causa delle tante fratture''. Poi, insieme con la moglie, non ha più visto in vita il figlio: ''Ci avevano assicurato che avremmo visto Antonio verso le 13 e che gli esiti degli esami erano favorevoli. Poi abbiamo saputo che il ragazzo era stato colto da tre infarti. Adesso pretendiamo la verità''.

Lorenzin invia task force  - Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha disposto l'invio della task force per accertare quanto accaduto a Napoli all'ospedale Loreto Mare dove un giovane ricoverato in codice rosso in pronto soccorso è deceduto dopo aver atteso per ore il trasferimento ad altra struttura. Lo annuncia una nota del ministero della Salute, precisando che della task force fanno parte esperti dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), Carabinieri del Nas e ispettori del Ministero della Salute.

Direttore Asl: al via indagine interna. 'Massimo rigore' - "Esprimo dolore, sgomento e rabbia per la morte del giovane di 23 anni nel presidio ospedaliero del Loreto Mare, in circostanze che, se confermate, sono inaccettabili e incompatibili in una organizzazione ospedaliera la cui priorità assoluta è salvare vite umane'' dice il direttore generale della Asl Napoli 1, Mario Forlenza sulla vicenda dell'attesa di 4 ore del giovane in codice rosso per un trasferimento in un altro ospedale. Forlenza esprime ''partecipazione umana e sentite condoglianze ai familiari''. ''D'intesa anche con la Regione, per l'accertamento delle responsabilità presenterò personalmente denuncia alla Procura''.''Ho avviato una indagine interna tramite il servizio ispettivo aziendale per accertare eventuali omissioni o mancanze organizzative, ciò anche ai fini di responsabilità disciplinari. Massimo rigore. I familiari e i cittadini sappiano che è interesse primario del direttore generale e degli operatori della Asl, che sulla vicenda si faccia piena chiarezza, fino in fondo, senza guardare in faccia nessuno".

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